Music.iT
  • Home
  • MAGAZINE
    • VIDEO
      • SOUND BREAK
    • NEWS
    • RECENSIONI
    • INTERVISTE
    • REDAZIONE
  • SHOP
  • AGENZIA
  • RADIO
  • CONTATTI
  • Home
  • MAGAZINE
    • VIDEO
      • SOUND BREAK
    • NEWS
    • RECENSIONI
    • INTERVISTE
    • REDAZIONE
  • SHOP
  • AGENZIA
  • RADIO
  • CONTATTI
Magazine Music.iT
connessione ...
Categoryrecensioni

La cantarpista LUCI racconta se stessa tra il suono dell'arpa e un gusto elettro-pop

Album | Cubo Rosso | Metatron | 18 dicembre 2020

by Alissa Balocco 11 Jan, 2021
written by Alissa Balocco 11 Jan, 2021
La cantarpista LUCI racconta se stessa tra il suono dell
Luciana Patulli, in arte Luci, cantarpista di origini molisane

luciUna voce sottile, eppure avvolgente. Una musica dolce, ma un arrangiamento attento. La semplicità dell’acustico che si sovrappone all’elettronico. Tutto questo è “Luci”, l’esordio di una giovane cantautrice, o meglio, cantarpista di origini molisane. L’album è l’esito di un bagaglio artistico che Luciana Patullo, in arte Luci, arricchisce da anni; dagli studi di musica a Roma, dove collabora ad un recital sulla poesia e le canzoni di Bertold Brecht, ad un periodo trascorso a Vienna, dedicato allo studio dell’improvvisazione vocale, la composizione e l’arpa celtica. “Luci” è una raccolta di canzoni che nasce dall’incontro con la chitarra di Stefano di Matteo e l’elettronica di Aurelio Rizzuti (anche arrangiatore dei brani). Musica e testi (ad eccezione de "La semplice volontà", scritta e composta da Giuseppe Zingaro dei Viito), sono tutti della cantautrice.

"Luci" è un racconto delle proprie paure, trasformazioni, prese di coscienza di un cambiamento interiore, un intimo e mai banale scavo in se stessa

La cantarpista dedica questo album alle sue paure, alle sue trasformazioni, alle lotte che ha affrontato nella vita; scontri quotidiani con il proprio corpo, la fine di un amore, il bisogno di essere sé stessi. I racconti di Luci sono la presa di coscienza di un cambiamento che è allo stesso tempo un miglioramento interiore. A spezzare momentaneamente l’intimità dell’album sono invece una versione acustica de “La casa in riva al mare” di Lucio Dalla e la storia di “Johanna”, dedicata alla figura della cognata di Van Gogh. C’è un gusto semplice, ma mai banale, nei testi della cantautrice; a metà tra poesie e una cantabilità più leggera, emergono per il loro equilibrio tra evocazione e racconto.

Un ensemble ricco accompagna le parole della cantautrice: dagli immancabili arpa e pianoforte alle chitarre, dagli archi all’elettronica. Solo in alcuni casi la formazione emerge (giustamente) con insistenza per sovrastare i momenti più energici (ad esempio ne “La Semplice Volontà” o “Il Bolero delle Mante”); più in generale l’arrangiamento strumentale predilige (e azzecca) un intelligente equilibrio con l’intento intimista della cantante. L’uso delle basi elettroniche è senza dubbio ciò che più stuzzica l’orecchio; non rischia né il pacchiano né lo sfacciatamente pop, e assume un duplice ruolo. Da una parte definisce e completa il sound differente di ogni brano (dall’uso circolare in “Dal Principio” e ipnotico in “Anemone”), dall’altra fornisce una forza propulsiva al lato più cantabile, riuscendo così sicuramente ad ampliare il raggio degli ascoltatori dal gusto meno vicino proprio a tale sound.

L’uso delle basi elettroniche è senza dubbio ciò che più stuzzica l’orecchio, non rischiando né il pacchiano né lo sfacciatamente pop

“Luci” un album che, seppur avendo ancora troppo le forme di un esperimento, tira fuori già molti pregi di una nuova cantautrice. Non si può non restare incantati da un disco che si mostra introverso e allo stesso tempo esplosivo: è la stessa Luci a parlare di come sono gli opposti ad attrarla, quella “dualità [che] non esiste, è un sistema che noi creiamo per comprendere meglio la realtà, per schematizzare un mondo che schematizzabile non è”. In “Luci”, musica e testo concorrono con successo al superamento di questa dualità, per mostrare, con animo sensibile, la ricchezza della nostra interiorità. Una musica per chi, ogni giorno, parafrasando la dolcezza della cantautrice, si sente dire di essere “troppo buono per il mondo” e che, esplorando quel “limite”, ne fa la propria forza.


0 comment
0
Facebook
Alissa Balocco

« La sola definizione che si addica alla musica, è la Non Mai Conoscibile. E non senza ragione. La non conoscibilità della musica è la ragione della sua forza, il segreto del fascino; e se l’uomo cede con tanto piacere alla musica, è soprattutto per il «diverso», per l’«ignoto» che è in essa » Alberto Savinio

Articolo precedente
EUGENIA MARTINO: "Serviva qualcuno come Mogol per capire la mia personalità"
Articolo seguente
SUMMER HEART in AMBITIONS, dalla Weast Coast alla Svezia

Articoli correlati

OSCAR SANTUCCI: "Il mio primo album sarà l’emblema del mio percorso...

21 Jan, 2021

La tribute band dei PEARL JAM si chiamerà LEGAL JAM: il caso è chiuso?

21 Jan, 2021

ANO, la nuova "creatività" di MORGAN tra trash e turbe adolescenziali

21 Jan, 2021

Ancora aggredita sui social, JENNIFER LOPEZ sbotta: «È solo la mia...

21 Jan, 2021

CAPAREZZA registra ne LA CITTADELLA DEGLI ARTISTI di Molfetta parte...

20 Jan, 2021

TICKETONE, oltre 10milioni di euro di multa per "abuso di posizione...

20 Jan, 2021

0 commenti

X

Modal Box

This is a sample modal box that can be created using the powers of CSS3.

You could do a lot of things here like have a pop-up ad that shows when your website loads, or create a login/register form for users.

Recensioni

    • SUMMER HEART in AMBITIONS, dalla Weast Coast alla Svezia

    • La cantarpista LUCI racconta se stessa tra il suono dell'arpa e un gusto elettro-pop

    • ANTROPOCENE: il nuovo album di disillusa brutalità degli IO (BESTIA)

    • ALTERAZIONE per THE LANSBURY per un esordio ruvido

    • Lo spazio da colmare in DISTANZE, il nuovo disco dei KARMA CREEP

    • LUNA PARK è il nuovo EP di DON SAID firmato ARDEN.

    • PAPIK e l'omogenea diversità nell'album SOUNDS FOR THE OPEN ROAD VOL. 2

    • UNDER MY HAT dei QUAALUDE: vedere il mondo con gli occhi della band

Santo Trastevere Roma

Instagram

Categorie

  • Video (207)
  • News (1217)
  • Recensioni (1110)
  • Interviste (813)

Articoli più Visti

  • 1

    BODYSHAMING a JENNIFER LOPEZ: le foto fanno parlare più del nuovo singolo

  • 2

    DUA LIPA: "Ho iniziato a sentirmi inadeguata". Troppo stress sui social, la cantante non li gestirà più in prima persona

  • 3

    Le continue fughe di notizie sul FESTIVAL DI SANREMO infastidiscono AMADEUS

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter per nuovi post sul blog di interviste, recensioni, video e altro. Rimaniamo aggiornati con la comunità!

* Campo nome obbligatorio.

* Campo email obbligatorio.

* Accettare le condizioni di privacy per proseguire.

X

Registrazione effettuata!

Ti abbiamo appena inviato una email di conferma.

Se non trovi l'email nella Posta in Arrivo entro 5 minuti, controlla la casella Spam e verifica che non sia lì.

Se non ricevi l'email entro 5 minuti, puoi contattarci attraverso la nostra email: 'support@music.it', indicando l'indirizzo email o il nome utente da te utilizzato.

X

Errore di Registrazione!

Email già registrata nel nostro DataBase

L'indirizzo email che hai immesso è già stato assegnato ad un account Music.it esistente.

X

Errore Locale!

Stai cercando di registrarti da una rete locale.

La registrazione la puoi effettuare esclusivamente da una rete esterna.

MUSIC.IT È UN MARCHIO REGISTRATO DI AMEDEO PANTANELLA.
TESTATA GIORNALISTICA DIRETTA DA BARBARA CARBONE. NUMERO DI REGISTRAZIONE 200/2018 DEL 06/12/2018.
EDITORE VIDRA MEDIA S.R.L.S. – VIALE GIUSEPPE MAZZINI, 134 – 00195 – ROMA – C.F E P.IVA REG.IMPRESE TRIB. ROMA N. 14972181003


Informativa sulla privacy - Termini e condizioni

  • Facebook
  • Instagram