Un anno importante questo per la band inglese The Who, che entrano nel mercato con il loro primo album di tracce originali dal titolo “My Generation”. Oggi ha fatto la storia, ma nel periodo di pubblicazione la band non fu poi così felice del lavoro che aveva fatto, definendolo quasi sciatto e lontano dalla realtà. Nel 2012 Rolling Stone lo inserirà tra i 500 album migliori della storia.
L’LP venne registrato nella primavera del 1965. In quell’epoca la band aveva un’inclinazione decisamente più Rhythm and Blues, e si dilettava anche in cover del genere. Lo storico batterista Keith Moon entrò in quel periodo nella formazione, che riuscì poi a creare la sua vera identità scegliendo il nome The Who. Precedentemente infatti la band era conosciuta prima come The High Numbers e successivamente come The Detours.
Il disco quindi, pubblicato nell’estate e solo l’anno successivo in America e In Canada, incantò la critica, ma non la band. Infatti su 9 tracce che vennero registrate, molte furono rifiutate dal chitarrista, che volle inciderle di nuovo. Insomma, come tutte le band al primo disco importante, i soliti problemi. L’album venne ufficialmente disconosciuto dalla band, con tanto di annuncio ufficiale nella riedizione Deluxe del 2002, nonostante invece la critica degli anni ’60 e ’70 lo acclamò come uno dei migliori album rock di tutti i tempi.
Insomma, nonostante oggi conosciamo i The Who come pilastri della musica rock, ma anche loro hanno avuto i loro alti e bassi, e sembrerebbe proprio che il loro primo lavoro, nonostante la critica positiva, non se lo siano proprio fatto andare giù. Insomma, tutte le star a loro modo hanno i loro pregi e difetti, tutto sta nel capire se quella della band fu presunzione, o consapevolezza di non aver dato il massimo. Sicuramente però in oltre 50 anni di musica ha dimostrato di saper fare molto di più, come lasciare un segno sul volto del rock.