V. [TO THE HEARTS THAT ACHE], è la nuova veste di [LESSNESS]
Luigi Segagna, in arte [lessness], è l’autore di “V. [to the hearts that ache]”
Luigi Segagna, in arte [lessness], è l’autore di “V. [to the hearts that ache]”

V. [TO THE HEARTS THAT ACHE], è la nuova veste di [LESSNESS]

V. [TO THE HEARTS THAT ACHE], è la nuova veste di [LESSNESS]“V. [to the hearts that ache]” è il nuovo EP di [lessness], una nuova uscita nel panorama della musica indipendente italiana. Per coloro che già conoscono l’artista non sarà difficile riconoscere che i brani contenuti in questo ultimo lavoro non sono totalmente inediti. [lessness] ha sentito il bisogno di riarrangiare alcune delle tracce contenute nel suo precedente disco, “Never Was But Grey”. Dove prima erano percussioni e pattern digitali, ora sono violoncelli, pianoforti e chitarre acustiche, una veste più intima che mette in risalto una delicatezza compositiva altrimenti celata. Una reinterpretazione in chiave acustica che dona una seconda vita ai suoi brani. Ma andiamo a dare uno sguardo ravvicinato alla carriera di [lessness].

dietro la firma d’artista si nasconde Luigi Segnana, produttore, compositore e membro di svariati movimenti musicali sparsi nel territorio. [lessness] è un progetto che nasce al termine del percorso come bassista presso la band Casa del Mirto, dalla volontà di mettersi in gioco da solo con sonorità più cupe e profonde. Un ensemble fortemente sostenuto dall’utilizzo del basso, suo strumento principe, ma al contempo arricchito da elementi nuovi come synth e drum digitali. Il primo EP vede la luce nel 2017 col titolo “The Night Has Gone To War”. Due anni più tardi [lessness] è maturo per il suo primo disco “Never Was But Grey”, il quale contiene i quattro brani originali che abbiamo trovato in “V. [to the hearts that ache]”.

[lessness] è l’autore di “V. [to the hearts that ache]”, una nuova forma ad alcuni brani precedentemente pubblicati.

Veniamo ora ad analizzare da vicino i brani contenuti in questo ultimo lavoro. La prima cosa che ho notato è stata una sorta di nostalgia verso un’elettronica non vintage, ma piuttosto démodé. L’uso di linee vocali lente e scandite in pieno stile Dave Gahan. Ma anche l’uso di un falsetto alla U2 e un’espressività degna di Robert Smith. Insomma, tutto mi fa pensare ad un’innegabile ispirazione dai grandi della musica dei 90s. “V. [to the hearts that ache]” è un EP dalle sonorità profonde dove, a mio modesto parere, [lessness] ha trovato una forma comunicativa ideale per i suoi contenuti. Mentre aspettiamo l’uscita del prossimo disco potete ascoltare tutta la discografia di [lessness] sui maggiori servizi streaming e magari dirci cosa ne pensate.