“Il Circo Massimo premia la mia romanità. Mi faccio gladiatore per conquistare ancora una volta l’applauso”. Così Renato Zero racconta le sue emozioni per i quattro concerti che lo vedranno protagonista a Roma il 23, 24, 25 e 30 settembre.
“Ci sono stati giorni in cui mi sono sentito straniero nella mia città, per questa politica invadente. Perché non spostiamo il governo a Torino? Anche perdendo il titolo di capitale d’Italia. Che ce frega, Roma è già capitale del mondo. Liberiamo la città e riconsegniamola ai romani. A Roma manca la voce dei romani” ha aggiunto.
Sull’assenza dalla scene per due anni, causa Covid, ha spiegato che “per me è stato meno doloroso che per altri colleghi. Perché ho la capacità di andare a domicilio. I miei sorci io li vado a cercare: al Tuscolo, a Monteverde, nei quartieri di Roma.
Posseggo la facoltà di poter essere ovunque: non ho il dono dell’ubiquità ma ci sto lavorando. Mi piacerebbe essere lo zingaro che molti di voi conoscono. Ho curiosità di incontrarvi al mercato, no no le foto, portatemi nel cuore”.