Lettori di Music.it, ben ritrovati a tutti! Le nostre esistenze sono oramai rientrate nel terrificante meccanismo della quotidianità. Le care, calde e accoglienti sale cinematografiche si arricchiscono di nuovi film da vedere. Alcuni tanto attesi, altri meno, ma non per questo privi di spunti interessanti. Prima di presentare i film scelti della settimana, voglio porre alla vostra attenzione un documentario che sarà in sala solo dal 20 al 23 gennaio, come evento speciale. Si tratta di “M.I.A. – La cattiva ragazza della musica” di Steve Loveridge, basato sulla carriera musicale della rapper e attivista britannica di origini tamil. Ultimamente documentari di questo genere si stanno sempre più discostando dalla loro impostazione canonica, per divenire prodotti innovativi dal punto di vista tanto formale quanto narrativo. Ma torniamo a noi: questo è il Trailer Friday, e questi sono i film della settimana selezionati per voi!
MIA E IL LEONE BIANCO
Da M.I.A a Mia, e Charlie, il suo amico felino. Il film di coproduzione franco-anglo-sudafricano, ricalca la scia del genere basato sulle storie di amicizia tra essere umano e animale. Rispetto ai live-action Disney, non si è ricorso all’uso della CGI, ma a un leone bianco in carne ed ossa. Mia è una bambina che vive in Sudafrica insieme alla sua famiglia e al loro allevamento. Quando incontrerà Charlie nascerà una forte amicizia, che sarà minacciata nel tempo dalle volontà del padre di vendere il pregiato felino a un branco di bracconieri. Sentimentalismi, forti emozioni e animali coccolosi. Un cocktail perfetto per chi ha la lacrima facile, da evitare per chi detesta qualsiasi tipo di sdolcinatezza.
LA DOULEUR
Passiamo alla Francia degli anni ’40, con l’ultimo film di Emmanuel Finkiel, basato sul romanzo biografico della scrittrice e regista francese Marguerite Duras. Siamo al calare del secondo conflitto mondiale, e la giovane Marguerite, membro della Resistenza, è in attesa del ritorno del marito Robert Antelme, deportato nei campi di concentramenti di Dachau. Il film di Finkiel, acclamato a gran lode dalla critica francese, ripercorre lo strazio fisico e morale della donna. A prestarle il volto troviamo una delle apprezzate attrici del panorama francese, Mélanie Thierry. Anche qui ci troviamo di fronte a un film dall’elevato tasso emozionale, ma soprattutto una grande consapevolezza storica ancora vicina ai nostri giorni. Clicca qui per la recensione completa.
MARIA REGINA DI SCOZIA
Rimaniamo nella Storia, non più contemporanea, ma dell’Inghilterra cinquecentesca. Esordio alla regia per Josie Rourke, che sceglie di raccontare il celebre conflitto di potere tra Maria Stuarda e sua cugina, Elisabetta I. La Regina Vergine è stata protagonista di innumerevoli film al lei dedicati. Da Bette Davis, a Judi Dench fino a Cate Blanchett, tante sono le attrici accorse a interpretare uno dei personaggi più affascinanti del passato. Qui troviamo Margot Robbie, affiancata da Saoirse Ronan, vera protagonista del film, e già ampiamente conosciuta e apprezzata per “Lady Bird”. Quello che sembra pervadere dalle volontà della regista non è tanto ricalcare il dramma storico, quanto scavare nella psicologia di due donne di potere in un periodo dove l’emancipazione era una parola sconosciuta. Stranamente non in lizza tra i migliori di questa award season, toccherà a noi confermare o smentire i pareri della critica.
GLASS
Arriviamo a uno dei film più attesi dell’anno. Dopo il finale di “Split” del 2016, eravamo rimasti tutti alquanto spiazzati dalla scelta di M. Night Shyamalan, di collegarlo al suo predente film del 2000, “Unbreakable – Il predistinato”. Il regista indiano confermò la sua intenzione di aver ideato una trilogia, culminante proprio in “Glass”, con protagonisti Davin Dunn (Bruce Willis), la Bestia (James McAvoy) e L’uomo di vetro (Samuel L. Jackson). Questo terzo capitolo vedrà lo scontro finale tra i tre, e dovrà andare a chiudere questo universo supereroistico nato dalla folle mente di Shyamalan. L’elemento che contraddistingue i precedenti film rispetto ai classici cinecomic Marvel e DC è proprio l’abbandono di qualsiasi tipo di sensazionalismo, per fare spazio a una trama intrigata dalle psicologie contorte dei personaggi. Niente è prestabilito, quanto la narrazione, probabilmente anche i loro super-poteri. E vedremo entrare in scena proprio in merito la dottoressa Ellie Staple, interpretata da Sarah Paulson. Se i precedenti film non sono per voi, “Glass” farà sicuramente al caso vostro. Clicca qui per la recensione completa.