ARIELE: "La musica mi ha salvato sin dai primi anni di vita"
Ariele in una foto promozionale.
Ariele in una foto promozionale.

ARIELE: “La musica mi ha salvato sin dai primi anni di vita”

Ciao Noemi Palumbo, in arte Ariele, benvenuta nel nostro portale online music.it! Iniziamo quest’ intervista come di consueto: raccontaci un aneddoto imbarazzante su di te, ancor meglio se inedito!

Io faccio continuamente cose imbarazzanti, quindi passiamo alla prossima domanda per non rendermi ridicola subito.

I nostri lettori sono molto curiosi, sicuramente vorranno sapere come mai hai scelto lo pseudonimo di “Ariele”.. se c’è una storia particolare dietro o meno!

Ho scelto innanzitutto un nome d’arte per differenziare Noemi e il suo alter ego, mi piace pensare che Ariele sia la mia parte più creativa, quella che ha avuto il coraggio di mostrarsi al mondo. La scelta del nome è avvenuta in maniera molto semplice e naturale; qualche anno fa conobbi una ragazza che si chiamava così, successivamente facendo delle ricerche scoprì che il nome Ariele deriva da Uriel Arcangelo delle arti.

Entriamo subito nel vivo della carriera artistica, è appena uscito in radio “Per Te”, tuo singolo d’esordio nel panorama musicale. Cosa rappresenta questo progetto e cosa speri arrivi al pubblico?

Questo progetto rappresenta la mia vera essenza, rappresenta testi e musiche che mi appartengono personalmente, è un progetto che mi da la possibilità di raccontarmi a pieno. Ciò che spero arrivi al pubblico è la mia vera autenticità.

In una precedente intervista hai dichiarato che “Per Te” nasce da un periodo turbolento, dove ti sei resa conto che la musica rappresenta un’ancora. È sempre stato così? O prima coltivavi altre passioni e trovavi altri rifugi?

La musica mi ha salvato sin dai primi anni di vita suppongo, mi sfogavo con lei, mi rifugiavo in lei in un certo qual modo. Non c’è altro che io possa fare se non esprimermi in questo modo, insieme a Lei.

Cosa significa essere una giovane cantautrice nell’Italia di oggi? È una strada che ti sentiresti di consigliare o pensi che le difficoltà siano troppe?

È una strada sicuramente tortuosa non posso negarlo, nonostante io abbia intrapreso questo percorso da tempo mi sento sempre all’inizio, ma anche se la scalata è tortuosa penso che per un grande amore e per una grande passione valga la pena provare e riprovare.

Nella tua opinione, anche basandoti su quella che è la tua esperienza personale, i talent sono un trampolino di lancio da prendere in considerazione?

I talent rappresentano secondo me una delle vie più “immediate” per farsi conoscere, per arrivare al pubblico ma personalmente non li ritengo adatti al mio modo di essere e al mio modo di vivere la musica.

Leggendo la tua biografia, Ariele, si evince che inizialmente avevi una propensione per l’R’n’B. La produzione del tuo primo lavoro discografico però, si orienta più verso il genere pop/soul. A cosa è dovuta questa scelta?

La scelta di dirigersi verso il genere pop/soul è stata dettata in maniera naturale dalla scrittura del brano e dalla piega che aveva preso senza troppe forzature. Quello che mi piacerebbe specificare è che io non mi rispecchio in un solo genere, ho sempre ascoltato tante cose diverse, studiato anche cose diverse ed è per questo che nel mio disco non mi orienterò verso una cosa soltanto, sperimenterò il più possibile il concetto di contaminazione musicale.

Hai mai pensato di trasferirti all’estero e di suonare lì? Se si, avresti in mente una meta ideale?

Mi piacerebbe tantissimo fare un’esperienza all’estero e detto tra noi spero proprio di riuscirci. Le grandi città americane sarebbero un bel sogno nel cassetto, è li che è nata la musica che più amo.

Non posso non farti la mia domanda di routine: c’è qualche artista, sia italiano che straniero, con cui sogni di collaborare un giorno?

Il mio grande idolo è Erykah Badu e collaborare con lei sarebbe surreale perciò manteniamo un
profilo umile. Un’artista italiana che stimo e che si avvicina tantissimo a ciò che più mi piace musicalmente è Serena Brancale, fare qualcosa insieme, soprattutto scrivere qualcosa insieme a lei sarebbe per me un onore.

Ariele la nostra intervista è giunta al termine.. le ultime righe però le lascio a te, sbizzarrisci la
tua fantasia! Ciao

Grazie mille per la splendida intervista, che dire, spero che per te e tutta la produzione che verrà al seguito vi piacerà. Ma soprattuto spero di riuscire a far cogliere a pieno i messaggi che
voglio lanciare attraverso le mie canzoni. Io nel frattempo mi godo a pieno questo bellissimo momento.