Diamo il benvenuto a Giulia Ciaroni su Music.it. Ciao Ciaro! Rompiamo subito il ghiaccio! Raccontaci un aneddoto particolare che ti è rimasto impresso o in cui ti sei trovata coinvolta nella tua giovane vita di cantautrice.
Sicuramente tra le cose che maggiormente sono rimaste impresse nel mio cuore, senza dubbio, posso dire i primi contatti avuti con dei produttori. Catturare l’interesse di importanti addetti ai lavori è stato per me motivo di enorme emozione e orgoglio. Anche perché, li ho compreso ancor di più di essere sulla strada giusta, di poter avere il mio spazio.
Giulia Ciaroni è il tuo nome. Come mai il tuo progetto lo ha trasformato in Ciaro? Il tuo nomignolo da bambina?
“Ciaro” è un’idea avuta per dare finalmente fiato alla mia parte maschile. Ho sempre detto di sentire molto pronunciata quella parte, e così le ho voluto dare libero sfogo. Forse un po’ anche per l’esigenza di far capire a tutti, ma proprio tutti, chi sono. Ritengo che per un’artista la sincerità sia il principio base. La voglia e il coraggio di mettersi a nudo penso siano fondamentali. Perché la musica è verità.
Dalla tua biografia emerge una vita dedita alla musica. Quando hai capito che era il caso di tentare il tutto per tutto lasciando il tuo lavoro?
Decidere di lasciare il lavoro di restauratrice presso la ditta di mio padre a favore della musica è stato semplice. Era una scelta che sapevo prima o dopo avrei fatto. L’unica cosa che mi ha frenato per tanto tempo è stata solo la mia timidezza. Infatti se ho atteso così a lungo è stato per avere il giusto tempo per affrontare me stessa e i miei demoni. Nella mia mente, nel mio cuore, tutto è sempre stato chiaro. Sapevo era una cosa che sarebbe successa perché la musica è sempre stata il mio destino. La strada era già indicata, i segnali conducevano tutti nella stessa direzione, ho solo dovuto prendere tempo a trovare le forze per sistemarmi dentro. Non puoi affrontare un percorso del genere ponendo delle barriere con te stessa, così prima mi sono semplicemente concentrata su quello, per poter essere pronta a quello che avrei trovato.
Il tuo è un mondo decisamente ispirato alla forma canzone tipica italiana. Presentandoti come cantautrice, mi domando quali siano le influenze che maggiormente hanno inciso sulla tua scrittura?
Dunque, a questa domanda mi viene da risponderti con una cosa che mi è stata detta recentemente da un professionista del settore. Mi è stato detto che ho un modo molto personale di esprimermi e che si sente che è vero, spontaneo, diretto. Ci tengo a precisare che queste per me sono parole davvero splendide e non ti nego che mi hanno commossa. Perché i miei testi sono questo: non vado a imitare o a ricercare qualcosa di mio negli altri. Io vado semplicemente a scavare dentro me stessa, cercando di tirare fuori quello che sono, che vivo, che sento. Tutto qui. Non c’è trucco e non c’è inganno. Semplicemente sincerità e tanto coraggio di mettersi a nudo. Cosa che mi riesce solo cantando, perché la musica riesce a darmi una forza che a volte se mi guardo da fuori. Spaventa anche me. In senso buono, ovviamente!
Com’è nato il singolo “Gocce di Sale” e, più in generale, come nascono le tue canzoni?
Le mie canzoni nascono dall’esigenza di raccontarmi per tentare in qualche modo, attraverso le mie esperienze, di essere d’aiuto a chi ascolta. Penso la musica sia davvero qualcosa di terapeutico. L’ho provato sulla mia pelle. L’intento è quello di fare del bene cantando, lasciare qualcosa dentro i cuori della gente. Viviamo in un mondo che va sempre troppo di fretta, dove non si ha quasi più tempo per le emozioni, né di ascoltare chi ci sta vicino. Io vorrei riportare le persone a prendersi i propri tempi, ristabilendo quel contatto con se stessi e con gli altri.
Il singolo “Gocce di Sale” è accompagnato da un videoclip che conta la tua performance come attrice. Ti va di parlarci di quest’esperienza?
Il video di “Gocce Di Sale” è stato molto vissuto in ogni senso. Per me era importantissimo trasmettere un certo tipo di messaggio senza filtri, viste le tante bruttissime cose che accadono, riguardo l’argomento. L’omosessualità è una tematica che mi tocca molto da vicino. Così, come appunto in ogni mio pezzo, ho voluto metterci la faccia anche a livello d’immagine. Perché l’importante è la verità. Trovo che ogni artista abbia questa grande responsabilità. Bisogna avere il coraggio di mettersi in gioco seriamente e cosi ho fatto. Raccontando a tutti ciò che sono in maniera molto diretta. Con questo brano, ho voluto essere di sostegno a chiunque vive la propria omosessualità come qualcosa di sbagliato. Allo stesso modo è un messaggio diretto anche per tutti coloro che vedono l’amare una persona del proprio stesso sesso come un peccato. Vorrei ricordare che l’errore è il non amare.
Avrei voluto domandarti se hai mai pensato di concorrere in un talent show. Invece, ti domando a bruciapelo: hai mai avuto la sensazione che il mondo rotante attorno i giovani talenti possa snaturare l’anima di un o un’artista? Cosa ne pensi?
Dunque, riguardo i talent posso dire che sicuramente sono un’importante vetrina, un’opportunità per mettersi in mostra. M non ho mai visto un talent come la mia strada. Diciamo che mi sento un distante da certi meccanismi. Anche se, mai dire mai nella vita. Chissà, magari potrei anche farci un pensierino! Per l’amore che nutro per la musica e per questo mio bellissimo percorso artistico che sto costruendo, devo dire che non escludo nulla che possa portarmi a salire maggiormente. Quando dico “non escludo nulla” intendo ovviamente dire che tutto, ma nei giusti limiti. Perché c’è “tutto” e “tutto”.
Il concerto che Ciaro non può perdere nella vita.
Sicuramente, il concerto che non posso perdere è il mio. Questo perché il primo vero grande concerto che farò, il primo tour, sarà in memoria di mia madre, lo dedicherò a lei. E non mancherò nemmeno dovessi avere 58 di febbre!
Progetti futuri?
Progetti futuri, tanti! Ma ora non posso svelare nulla nel dettaglio. Posso però darvi qualche piccola anticipazione. Attualmente sono seguita dal talent scout Cristian Gallana, e dal mio ufficio stampa Patrizia Faiello. Stiamo avendo un ottimo riscontro sia da parte degli addetti ai lavori che dal pubblico. Abbiamo in programma un progetto artistico importante a cui stiamo iniziando a lavorare e vi invito a seguirmi tramite i miei contatti social per scoprirne i dettagli.
È tempo di saluti. Ti ringrazio e lascio a te l’ultima goccia. Che sia dolce, amara, salata o insipida. Quello che vuoi. Non lasceremo si secchi!
Volevo anzitutto ringraziarvi per questo spazio dedicatomi. Volevo ringraziare dal profondo del mio cuore le persone care che mi stanno sostenendo in questo percorso e i tantissimi fan che ogni giorno mi scrivono e mi fanno sentire tutto il loro entusiasmo. Mi fa sempre strano chiamarli fan, perché io sono una persona normalissima. Non ho scoperto una cura per salvare chissà quante vite, non ho risolto la fame o la povertà nel mondo. Magari potessi. Posso solo cercare di portare un po’ di benessere con la mia musica. Poi sicuramente, un enorme grazie a Patrizia Faiello e Cristian Gallana per tutta la loro professionalità e l’impegno che stanno mettendo nel seguire il mio percorso artistico. Un grande abbraccio a tutti i lettori, vi aspetto sui miei social. Ciao!