Nessun unico viaggio, nessuna precisa destinazione, ma tante veritĂ , tanti posti nuovi, impossibili e inarrivabili che esistono esclusivamente per ogni singolo ascoltatore. Stiamo parlando di “Evocare”, l’album d’esordio della band ferrarese CloudCaster uscito il 28 Giugno: un disco dalle tinte oscure, ma capace di brillare e sorprendere. Otto brani che sembrano seguire un preciso percorso a tappe, alle quali non ci si può esimere. Ascoltare “Evocare” significa scoprire, immergersi nei meandri della propria interioritĂ e lasciarsi andare allâondeggiare dei pensieri.
Un ricerca, quindi, volta alla scoperta di se stessi, di quella parte volutamente nascosta e dimenticata dallâindividuo, che i CloudCaster vogliono far vincere e superare. La band con “Evocare” riesce a trasportare in quel mondo che si trova a metĂ tra il sogno e la realtĂ ; questo grazie alla voce seduttiva di Valentina Palumbo e ai suoi ottimi compagni di viaggio che sono: Giulia Artioli (chitarra e tastiera), Riccardo Tani (basso) e Gianluca Musu (batteria & synth).
Ă uscito “Evocare”, l’album d’esordio dei CloudCaster: un disco dalle tinte oscure, ma capace di brillare e sorprendere.
I CloudCaster aprono l’album con âThrough the Doorâ, una voce sussurrata invita ad entrare, a pensare, cerca un rapporto diretto con lâuomo. Con un brevissimo brano di trentotto secondi, âAwakeningâ, lâatmosfera inizia a cambiare ma è con âConsciousnessâ che lâascoltatore è chiamato a reagire, una vera e propria presa di coscienza. Si ha come lâimpressione di addentrarsi in luoghi sempre diversi, un susseguirsi di emozioni contrastanti; tutto questo è reso dalle diverse sonoritĂ , che colorano ogni brano, differenti generi che colgono di sorpresa chi ascolta.
Generi che variano dal rock allâelettronica, ma anche dall’ambient al progressive, unâalternarsi di apparenti momenti di quiete ad altri di pura energia. “Evocare” è un intenso concept dellâalbum in grado di isolare lâascoltatore con le proprie emozioni; sembra quasi di rivedere davanti ai propri occhi il male passato, di riviverlo, per poi liberarsene completamente. I CloudCaster in âConsciousnessâ cantano ÂŤĂ necessario il male per avere il beneÂť e, solo alla fine di questo surreale viaggio, il bene si raggiunge veramente. Lâalbum si chiude con âJust Like the Rainâ: è la pioggia che, sottile, impercettibile ed evanescente, cancella, depura e prepara ad una nuova luce.