Come era prevedibile anche l’edizione 2020 di Firenze Rocks è stata cancellata per l’emergenza sanitaria in corso.
La nota di Firenze Rocks sull’edizione 2020
«L’edizione 2020 del festival è cancellata.
A seguito della pubblicazione sulla GU del DL n.33 del 16/5/2020 che, per fronteggiare l’emergenza epidemiologica scaturita dal virus Covid-19, vieta gli assembramenti di persone fino al 31 luglio 2020, l’edizione 2020 di Firenze Rocks che avrebbe dovuto avere luogo dal 10 al 13 giugno alla Visarno Arena è cancellata.
Stiamo lavorando per poter annunciare quanto prima l’edizione del 2021, siamo fiduciosi di poter confermare la stessa line-up del 2020 e vicini ad una comunicazione ufficiale.
I biglietti dell’edizione 2020 saranno validi per l’edizione 2021.
Chi desiderasse, in ogni caso, avere il rimborso, avrà la facoltà di richiedere un “voucher” di pari valore a quello indicato sul biglietto precedentemente acquistato e comprensivo, dunque, del diritto di prevendita. Il voucher potrà essere richiesto entro il 18 Giugno 2020.
Desideriamo ringraziare il nostro team, gli artisti, gli sponsor e tutti i partner che lavorano duramente ogni anno nella produzione del festival e naturalmente i fan per il loro supporto, entusiasmo e pazienza»
Anche il Firenze Rocks si aggiunge alla schiera di festival e tour cancellati e rimandati al 2021. Sembra che questo 2020 sarà un anno senza musica live, ma purtroppo l’emergenza in corso e tutte le norme del Governo non rendono facile la vita dei festival e degli organizzatori.
Ma in mezzo ai festival cancellati c’è chi proprio non vuole rinunciare a organizzare concerti, ovviamente in sicurezza. Abbiamo visto il “manifesto” di Assomusica che ha bloccato i concerti per quest’anno per riprendere nel 2021. Ovviamente le restrizioni del Governo e i limiti di pubblico non rendono facile l’organizzazione di eventi, soprattutto per quelli di una certa portata.
In Italia agenzie come OTR Live, Imarts, Ponderosa, Color Sound e altre non sembrano essere d’accordo con Assomusica e stanno lavorando a un tour ragionato per offrire uno spettacolo in totale sicurezza.
Il resto del mondo ha accettato di buon grado l’idea di concerti con distanziamento sociale e sta già lavorando a alternative per svolgere i concerti in sicurezza. Anche l’Italia può ragionare in questa prospettiva, probabilmente.
Francesco Barbato, ORT Live, idee alternative per i concerti
In una recente intervista Francesco Barbaro, fondatore di ORT Live, ha detto:
«Non me la sono sentita di sottoscrivere il manifesto di Assomusica e di tutte le altre agenzie perché io voglio lavorare e posso lavorare. Non discuto che artisti del calibro di Vasco, Tiziano Ferro, Laura Pausini, Ultimo, Cremonini e tanti altri debbano rimandare i loro grandi eventi. Ci sta, è logico. Ma ho trovato un po’ arrogante quel manifesto perché mi sono chiesto subito, noi che facciamo? Stiamo fermi per un anno? Oltre agli artisti ci sono anche tantissimi tecnici, maestranze e persone che non hanno nemmeno ricevuto il bonus dei 600 euro. Famiglie disperate, conosco situazioni davvero di disperazioni e dolore»
E ancora:
«Capisco che nelle grandi città sia poco pratico mettere su un evento di mille persone, ma concentriamoci sulla provincia. Sulle montagne, penso ad esempio all’evento che Neri Marcorè organizza sempre nelle campagne nelle Marche, ma ci sono anche le Dolomiti e la Valle D’Aosta. E ancora al sud ci sono degli anfiteatri meravigliosi. Penso a eventi speciali come quando Daniele Silvestri ha cantato al teatro greco di Tindari all’alba. Insomma lavoriamo, sfruttando la creatività»
Idee alternative e, se vogliamo, poco convenzionali. Potrebbe essere questo il futuro della musica live, almeno per questa estate.
Si sta lavorando in quest’ottica, insomma, ancora non c’è niente di certo ma le idee potrebbero non essere da scartare. Resta da vedere come proseguirà l’emergenza sanitaria, certo, e se la situazione migliorerà da qui a qualche mese. Ma ci vuole anche un pizzico di ottimismo.
Purtroppo il rischio per eventi del genere è alto e serve un’organizzazione minuziosa per rispettare tutti e 13 i punti del Governo. Staremo a vedere come si evolverà la situazione e se veramente questo sarà un anno senza musica.