FOLLÙCIDA: "I percorsi artistici sono sempre in divenire, la musica mi aiuta a digerire le cose del mondo"
Il cantautore, comico e autore Follùcida in uno scatto promozionale.
Il cantautore, comico e autore Follùcida in uno scatto promozionale.

FOLLÙCIDA: “I percorsi artistici sono sempre in divenire, la musica mi aiuta a digerire le cose del mondo”

Follùcida, benvenuto su Music.it! Partiamo subito con un imbarazzante ricordo: raccontaci qualcosa di insolito accaduto durante la tua carriera musicale!

Beh io la chiamerei più “esperienza” che “carriera”. Comunque ho il ricordo molto vivido di un concerto, con due amici che mi ascoltavano, tre ubriachi al bancone che sbraitavano ed un gruppo di ragazzi che cenavano (post allenamento) guardando fissi la partita sullo schermo dietro di me.

Cantautore, comico ed autore nato in provincia. Da cosa prendi ispirazione, cosa fa vibrare la tua vena artistica? Hai sempre desiderato diventare quello che sei oggi?

Sicuramente mi ispirano molto la natura umana e delle cose. Le relazioni, la mia difficoltà di sentirmi parte di questo mondo. I percorsi artistici sono sempre in divenire, sicuramente la musica mi aiuta a digerire le cose del mondo.

Secondo te, quale è il ruolo del cantautore oggi?

Vivere la vita, osservare, rielaborare e raccontare. In questo modo riesce a portare alle persone un punto di vista che magari chi vive con altri ritmi, non coglie.
Poi di fatto molti cantautori, oggi, preferiscono o si sentono di dovere fare altro.

«Questa falsa felicità è tristezza assente e non durerà che un’ora, domani non tornerà» canti nel tuo nuovo singolo “Discorsi da bar”, una ballad per brindare alla vita di provincia. Credi che esista un rimedio alla noia di provincia? Alla fine ci si fa l’abitudine o è possibile vincerla?

Certo, la soluzione è andarsene a vent’anni e ritornarci a cinquanta! Da quel momento in poi, se hai vissuto una vita medio avventurosa, adorerai quella stantia tranquillità e ritrovare gli amici di una volta. Scherzi a parte, un buon rimedio è avere una vita fuori dal paesello, per apprezzarne poi le consuetudini.

Se avessi a disposizione una macchina del tempo, torneresti mai nel tuo passato?

Ma sì, andrei dal me diciassettenne a dirgli di starsene tranquillo e godersi le cose, che poi quello che deve succedere, succede.

Ora, prova ad attribuire un sapore alla tua musica e spiegaci il motivo della scelta.

Direi succo di pompelmo: è piacevole ma anche un po’ aspretto da mandar giù.

Dopo “Discorsi da bar” dove verteranno i tuoi prossimi discorsi? Cosa stai progettando per il futuro?

Sono discorsi molto più intensi. Sto preparando le canzoni per un EP a primavera e sarà una specie di concept sul disagio.

Follùcida siamo arrivati ai saluti, ma il finale spetta a te. Saluta i nostri lettori con una citazione o, se preferisci, con una frase tratta dalle tue canzoni! Grazie per essere stato con noi e a presto!!!

Questa nota frase è tratta da una canzone John Lennon, anche se scopro ora non essere sua.
Mi è sempre piaciuta questa frase un po’ fatalista, che andrebbe bene sempre per il me giovinastro, ed è pure l’anniversario della morte di John:
«Life is what happens to you while you’re busy making other plans».