FRANCESCO DAL POZ: "Una sensazione profonda che va al di là della ragione"
Francesco Dal Poz in una foto promozionale.
Francesco Dal Poz in una foto promozionale.

FRANCESCO DAL POZ: “Una sensazione profonda che va al di là della ragione”

Benvenuto Francesco Dal Poz sulle pagine virtuali di Music.it! Se dovessi scegliere un episodio imbarazzante per rompere il ghiaccio, legato al tuo percorso musicale, quale sarebbe?

Bello, mi piace rompere il ghiaccio così! Uno degli episodi più imbarazzanti, ma che ancora adesso mi diverte, riguarda un concerto del tour estivo del 2018. Per tutto l’inverno ho provato lo spettacolo salutando durante l’ultimo brano in scaletta un pubblico immaginario con la frase: “Grazie alla band, all’organizzazione, a tutti voi! Grazie Pero!”, dove Pero sarebbe stata la cittadina che avrebbe ospitato la prima data del tour; mi è venuto quindi molto naturale, in quella data, salutare a fine concerto con la frase che ormai avevo interiorizzato “Grazie Pero!”. Nelle date successive, con un po’ di concentrazione, è andato tutto bene e il grazie finale l’ho rivolto sempre correttamente alle città che mi stavano ospitando. All’ultima data del tour a Pezzan, mentre il pubblico ondeggiava con le braccia in alto, ho ringraziato la band, l’organizzazione, tutti i presenti e Pero.

Venerdì 8 maggio è uscito il tuo singolo “Cerco Casa”, ma prima di parlarne, cosa cerca Francesco Dal Poz nella sua casa artistica?

Nella mia casa artistica cerco soprattutto di fare quello che mi piace con grande serenità. È quello che penso sia importante vivere anche nelle nostre case fisiche, ognuno a modo suo, con le proprie esigenze e le proprie abitudini e attitudini.

Concettualizzando un po’ l’album su cui stai lavorando, immaginiamo che sia per l’appunto una casa, quali elementi di arredamento non potrebbero mancare?

L’album che con il mio produttore stiamo ormai portando a termine, sento che mi rispecchia a pieno; se quindi volessimo trasporre questa peculiarità nell’ambito immobiliare e dell’arredamento, credo allora che questo album sarebbe una casa con alcuni muri colorati e altri muri bianchi, un grande tavolo in legno massiccio in cui condividere momenti piacevoli e raccontarsi le proprie esperienze, enormi vetrate luminose che danno su un ampio spazio verde attraversato da un ruscello, e una stanza principale dove troneggia un pianoforte a mezzacoda, una chitarra acustica, un computer e delle casse monitor.

Tornando al singolo, che sarà inserito all’interno di un nuovo album come abbiamo anticipato, “Cerco Casa” è una dichiarazione di intenti carica di speranza per il futuro, un atteggiamento positivo in contrasto con le atmosfere cupe che siamo abituati a vivere, cosa vuoi trasmettere?

Vorrei trasmettere speranza e positività, sia perché ci possano aiutare a raggiungere un futuro migliore, ma soprattutto per vivere bene e a pieno il presente. A me per primo viene spontaneo vivere la situazione attuale come un enorme problema da risolvere, come un ostacolo invalicabile, come una macchia nera che influenzerà negativamente la mia vita; allo stesso tempo, però, questo atteggiamento negativo credo mi porti a vivere male il presente, che è l’unica vera cosa che ho. Diventa quindi necessario prendere coscienza della realtà in cui sto vivendo e mettere tutta la mia positività e voglia di vivere in questo preciso istante, non con l’obiettivo di illudermi, ma con la consapevolezza che questa modalità di vivere le cose mi può aiutare, adesso.

Il tuo avvicinamento alla musica avviene quando eri piccolo e ti accompagna da sempre possiamo dire, che ruolo ha nella tua vita oggi questo percorso? E la scelta di diventare cantautore?

Questo percorso di cantautore, iniziato tra le mura di casa a 9 anni e sui palchi a 12, è ormai una parte fondamentale della mia vita e influenza il mio modo di essere e di vivere. I primi anni non credo si potesse parlare di una vera e propria scelta: in quel momento volevo scrivere canzoni e l’ho fatto solo perché mi piaceva; oggi, sebbene alla base ci sia sempre lo stesso sentire, come dici tu c’è in gioco anche una vera e propria scelta, quella di essere cantautore, di condividere con gli altri attraverso la musica le mie esperienze, le mie emozioni, le mie idee; questa scelta è dettata da una sensazione profonda che va al di là della ragione, che mi dice che questa è la mia strada.

Durante questa crescita, quali sono state le tue influenze che ancora contaminano i tuoi lavori?

Sono tanti gli artisti che influenzano le mie scelte artistiche e che sono fonte di ispirazione; per citarne alcuni: Jovanotti, Tommaso Paradiso, Zucchero, Gazzelle, Francesca Michielin, Coez, Levante; importanti sono poi anche vari artisti internazionali, quali Imagine Dragons, Coldplay, OneRepublic, ecc. Inoltre sono fondamentali per la riuscita dei miei lavori tutte le esperienze vissute e le persone conosciute.

L’album uscirà il prossimo autunno, quali sono i tuoi progetti futuri?

Il progetto futuro più imminente, come dici anche tu, è la pubblicazione del nuovo album. Oltre a questo, sto lavorando con altri artisti come autore e produttore per i loro personali progetti e queste collaborazioni mi danno molta carica. L’energia e il senso di realizzazione che mi dà la Musica non mi arriva da nessun’altra parte.

Grazie Francesco Dal Poz, sentiti libero di aggiungere qualsiasi altra cosa… A presto!

Sento di ringraziare te per queste belle ed interessanti domande e di ringraziare tutti coloro che hanno letto queste righe! Spero di vederci prossimamente magari ad un concerto! A presto!