Uscirà il 17 settembre, “Tralummescuro – Ballata per un paese al tramonto” il nuovo libro scritto di Francesco Guccini edito da Giunti Editore.
Il cantautore presenterà il suo nuovo libro in quattro interventi pubblici a partire da domani 13 settembre al Festival dell’Unità di Bologna, sabato 14 al Festival Rapsodia di Riva del Garda, sabato 21 a Pordenone e sabato 28 al Festival Nuovi Mondi di Valloriate (Cuneo).
Pàvana e i ricordi di Francesco Guccini.
Pàvana, un paese al tramonto, è qui che Francesco Guccini rivive un tempo passato quando i personaggi e i mestieri erano vivi e il paese era vivo ed operoso. Oggi Pàvana è un paese al tramonto, quasi disabitato, dove le case sono vuote e il silenzio regna sovrano. Quale posto migliore per ambientare un romanzo che, tra fantasia e memoria, descrive questo passato quasi remoto e queste vite vivaci e malinconiche.
Ed è così così che “Tralummescuro – Ballata per un paese al tramonto” riporta alla mente “Radici”, il disco del 1972, considerato ancora oggi uno dei capolavori di Francesco Guccini. Un disco storico che contiene brani come “La Locomotiva” o “Il vecchio e il bambino”.
Francesco Guccini, classe 1940, è uno dei cantautori più famosi e più longevi del nostro paese. Tra musica e letteratura, la carriera del cantautore si snoda nel panorama musicale italiano per più di 40 anni.
Cinico, ironico, poetico, sono molti gli aggettivi che possono descrivere il percorso artistico di un cantautore come Francesco Guccini che, a oggi, è sicuramente uno degli artisti italiani che ha influenzato maggiormente la musica e il cantautorato del Bel Paese.
La poetica di Francesco Guccini attraverso 40anni di musica.
Francesco Guccini è un paroliere elegante e ricercato, così in letteratura come nella musica. Autore immortale e padre di storie e personaggi che resteranno per sempre nel cuore e nel bagaglio culturale di più generazioni.
“Tralummescuro – Ballata per un paese al tramonto” nasce in un momento particolare della vita del cantautore. Un momento in cui la chitarra ha lasciato il posto alla penna. Francesco Guccini si è detto stanco dei palchi e della musica, adesso è il momento della letteratura e dei racconti, dei palchi senza strumenti ma con le stesse emozioni alle quali ci ha abituato.