A dare solidarietà a tutti quei neo-maggiorenni che hanno festeggiato i 18 anni in quarantena per il coronavirus, ci sono i 30 anni del Primo Maggio 2020 di Roma. Ebbene sì: era il lontano 1 maggio del 1990 quando per la prima volta Piazza San Giovanni in Laterano era gremita di 100 mila persone. Sono le sigle sindacali CIGL, CISL e UIL a organizzarlo ogni anno. Nonostante tutte le difficoltà già annunciate, almeno avremo la magra consolazione di avere un palco in Piazza San Giovanni. Non sarà la stessa cosa seguirlo in diretta su Rai3 ‘perché si deve’ e non ‘perché si vuole’.
La line-up di quest’anno è costituita perlopiù da grandi nomi della musica. Per alcuni aspetti sembra di rivedere Sanremo 2020. Tosca, Le Vibrazioni, Zucchero, Francesco Gabbani, Irene Grandi e Bugo per i Big; Leo Gassman e Fasma per Sanremo Giovani. Non ci sarebbe Primo Maggio 2020 senza Edoardo ed Eugenio Bennato e Gianna Nannini. La presenza di Vasco Rossi quest’anno sarà meno contestata dal pubblico del concertone. I fan del rocker italiano hanno, purtroppo, la capacità di snaturare completamente l’atmosfera del Primo Maggio 2020.
Le parole Massimo Bonelli, CEO di iCompany e direttore artistico del Primo Maggio 2020
«Nell’immaginare il cast di questa insolita versione tv del Concertone, ho pensato ad artisti che, con le loro melodie e i loro testi, potessero accarezzare il nostro immaginario collettivo, facendoci cantare tutti assieme dalle nostre case in un momento in cui c’è bisogno tanto della giusta sobrietà, quanto di una concreta speranza per il futuro che ci aspetta»
La line up che si esibirà in queste speciali condizioni è completata dall’internazionalissima Patti Smith, da Ermal Meta, Niccolò Fabi e Fabrizio Moro, Francesca Michielin, Noemi e Paola Turci. Poi per la buona dose di pop con sfondo jazz ci sarà anche Alex Britti. Salutiamo con piacere il ritorno di una delle band più amate del panorama indie-pop italiano: Lo Stato Sociale. Per il fronte di artisti a tutto tondo, abbiamo Rocco Papaleo e Margherita Vicario. Del partito post-rock Cristiano Godano dei Marlene Kuntz. Il produttore Dardust e Fulminacci per l’arena di Maciste Dischi. Infine, per non farci mancare nulla, ha garantito la sua presenza un quintetto in rappresentanza dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia.
https://youtu.be/qSQOMUv0zu0
Ovviamente si esibiranno live anche i vincitori di Primo maggio Next, il contest che precede il Concertone. Tre cantautori romani e un fiorentino. Dalla capitale, Ellynora si è qualificata con “Zingara”, Lamine con “Non è tardi” mentre Matteo Alieno con “Non mi ricordo”. Dalla Toscana ci sarà Nervi con “Sapessi che cos’ho”. È stata confermata la presenza di Ambra Angiolini, alla conduzione del concertone per la terza volta.
Così prosegue Massimo Bonelli, commentando le sue decisioni artistiche sul Primo Maggio 2020
«Nel progettare le performance musicali, abbiamo deciso di puntare su esibizioni live che privilegiassero la qualità visiva e sonora della musica, provando a superare il linguaggio dei tanti live streaming casalinghi che ci hanno tenuto compagnia in queste settimane, che molto spesso non possedevano, per ovvie e legittime ragioni, la qualità tecnica ed esecutiva di veri e propri concerti»
Insomma, il coronavirus piuttosto che mettere in pausa persino il concerto del Primo Maggio 2020, potrebbe renderlo un’occasione di riflessione. In fondo, quest’emergenza ha portato alla luce la gravità della situazione precaria su cui è costruita l’economia globale. Lo staff del Concertone sembra del tutto intenzionato a lasciare alla cittadinanza un’esperienza normalizzante, non privandoci di un evento che in un modo o nell’altro fa parte delle nostre vite. Dall’altro lato, troveranno sicuramente un modo per renderlo speciale, non sottovalutando in alcun modo le difficoltà che attraversano oggi la vita di ogni lavoratore. Non sembra di questo avviso uno dei più importanti cantautori romani.
Ecco cosa scrive Antonello Venditti sul Primo Maggio:
«Antonello perché non parli? Antonello perché non ti fai vedere? Il mio silenzio lo dedico a tutti gli artisti veri che non hanno diritti e a tutti coloro che non hanno voce… Si avvicina il Primo Maggio e vorrei che si tramutasse in una Giornata Del Silenzio Della Musica a favore di tutti quelli che ci lavorano senza essere minimamente calcolati ne sentiti! Chiedo a tutti i miei colleghi una giornata lontana dai Socials e dalla televisione per far capire che la Musica tutta è Cultura e fa parte essenziale della nostra vita! Rispetto e diritti per chi ci lavora ed amore per i Fan che l’aspettano e la amano incondizionatamente!»
Il cantautore romano, avrebbe auspicato un giorno di silenzio per tutti quegli artisti ed operatori invisibili che, non potendo neanche sopravvivere con la musica in tempi normali, oggi rischiano di non farcela. Insomma, questi trent’anni del Primo Maggio romano stanno risultando molto divisivi. Non che da qualche anno non ci fossero polemiche circa l’atmosfera sempre più surreale che aleggiava nel pubblico. Quasi come se si fosse perso lo spirito del concerto. Ci riserveremo un giudizio solo quando avremo il Primo Maggio 2020 sarà diventata un’esperienza vissuta.