I PROFUSIONE ci fanno METABOLIZZARE la bellezza della semplicità (EP)
I Profusione in uno scatto di Angela Florenzani.
I Profusione in uno scatto di Angela Florenzani.

I PROFUSIONE ci fanno METABOLIZZARE la bellezza della semplicità (EP)

La recensione che propongo oggi è quella del nuovo EP dei Profusione, “Metabolizzare”. Un album nervoso, d’impatto, che racchiude perfettamente tutto il mondo sonoro della band in 6 brani. Tra grunge, hard rock e alternative i Profusione si muovono agevolmente, costruendo tracce non particolarmente complesse, né a livello di testi né musicalmente. Ma non considerate quest’affermazione una critica, ma anzi un elogio alla semplicità. Di tanto in tanto si palesano band che riescono a comunicare un sentimento o un messaggio senza smarrirlo tra i virtuosismi. D’altronde i Profusione suonano assieme ormai da vent’anni, e la forte alchimia è palpabile all’interno del disco.

Passo ad analizzare il lavoro più nel dettaglio, partendo da “Metabolizzare”, brano omonimo che dà il nome all’EP. L’attacco in stereo sulla chitarra introduce l’apertura totale degli strumenti. Colpisce dritto al cuore il falso tempo dispari, un quattro quarti e mezzo che per orecchie meno esperte potrebbe risultare quasi fastidioso, ma si può metabolizzare tranquillamente. Il brano non è particolarmente complesso nel testo e nella struttura, ma ha piacevoli cambi di registro nella voce e negli effetti. Segue “Immobili”, pezzo decisamente più – passatemi il termine – punk! Forse l’unica nota negativa finora è la scelta della metrica dei testi, che non si amalgamano ai ritmi coinvolgenti delle melodie.

“Metabolizzare” è un disco maturo, completo e adatto a tutti.

“L’importante” mi porta a metà lavoro. Ringrazio vivamente le percussioni e il basso, presenti come non mai in questo brano. Peccato per il convergere verso l’itpop, piuttosto che al clima estero creato finora. Ascoltando più volte il ritornello sembra di imbattersi quasi in una cover molto moderna e distorta di un Adriano Celentano o una Mina. Si prosegue con “Come scivolare”, quarto brano del lavoro. Più pacato nei toni, ma bello nel cambio di scale tra maggiori e minori che regalano a questa canzone una piacevole altalena di emozioni. Vale lo stesso per l’azzeccata scelta dei suoni e della tecnica di esecuzione.

Profusione hanno fatto un ottimo lavoro nella scelta dei brani e nella produzione.

“Fottuti e Felici” regala parecchi spunti di riflessione, celati e allo stesso tempo enfatizzati dalla melodia. Come poteva non essere tra le mie preferite? “Welcome to reality” chiude il lavoro in scioltezza. Brano strumentale accompagnato da quelli che sembrano audio ripresi da scene di vita quotidiana, o stralci di conversazione. Non ho mai particolarmente amato in realtà questo genere di scelta, ma è sempre un cliché apprezzato nelle chiusure. Scelta poco coraggiosa ma che salva sempre dall’incubo della chiusura sbagliata.

“Metabolizzare” è un disco maturo, completo e adatto a tutti. Non infastidirebbe più di tanto un amante del pop e risulta piacevole all’ascolto per ascoltatori di generi più duri. Come dicevo all’inizio, è un EP ricco di esperienza, dove in circa 25 minuti emerge il carattere della band. Che racchiude diversi generi, passando anche attraverso un cantautorato decisamente alternativo rispetto gli standard nostrani. I Profusione hanno fatto un ottimo lavoro nella scelta dei brani e nella produzione. Mi hanno incuriosito. “Metabolizzare” mi ha fatto venir voglia di ascoltarli dal vivo, per valutare le effettive capacità della band e farmi spettinare dagli ampli.

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PROFUSIONE

METABOLIZZARE

30 novembre 2018

Seahorse RecordingsAudioglobe

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