Coraggio, umiltà e passione profonda. Non è mai semplice proporre una reinterpretazione dei brani di Fabrizio De André: i Sambene sono stati in grado di farlo con una propria e autentica visione. Nel loro secondo album intitolato “I Sambene cantano De André. Di signori distratti, blasfemi e spose bambine” il canto è affidato alla voce femminile, proponendo, dunque, un nuovo punto di vista, una nuova libertà. Scelta audace in quanto il repertorio dell’intramontabile cantautore è prettamente pensato per voci virili; con i Sambene sono le cantanti Veronica Vivani e Roberta Sforza che, con la loro altissima qualità vocale, dominano la scena prendono la parola ed innalzano la poesia. Voci diametralmente opposte, che si fondo e si rincorrono, intrecci vocali a tre voci. Infatti, al fianco delle due donne c’è il cantautore Marco Sonaglia, chitarrista e voce maschile del gruppo ed Emanuele Storti alla fisarmonica.
I Sambene – dell’Accademia dei Cantautori – sono un gruppo recanatese, nato nella scuola di musica Arslive. L’album “I Sambene cantano De André. Di signori distratti, blasfemi e spose bambine” gode della presenza di Lucia Brandoni – direttrice musicale del gruppo, che ha curato gli arrangiamenti vocali e strumentali insieme a Marco Sonaglia – al pianoforte Hammond; Alessandro D’alessandro all’organetto, Federico Governatori alle percussioni, Claudio Merico al violino; dai Modena City Ramblers Luciano Gaetani al bouzouki e Franco D’Aniello al flauto. Quello che si viene a creare è un denso e variegato sound dalla marcata linea folk con degli eccellenti arrangiamenti, come ad esempio nei brani “Hotel Supramonte” e “Canto del Servo Pastore”.
In “I Sambene cantano De André. Di signori distratti, blasfemi e spose bambine” si viene a creare è un denso e variegato sound dalla marcata linea folk con degli eccellenti arrangiamenti
Sicuramente una nota di merito va anche alla scelta delle canzoni, che vanno da quelle di maggior successo a quelle meno conosciute e alla loro organizzazione all’interno dell’album. Infatti, “I Sambene cantano De André. Di signori distratti, blasfemi e spose bambine” è stato pensato secondo una scaletta divisa in tre parti, ben congegnata, che fa leva sui temi principali della poetica di Fabrizio De André, ovvero l’amore, la spiritualità e le tematiche politiche e sociali. A chiudere l’album c’è “Girotondo”, la bonus track che vede la partecipazione del coro dei bambini di Arslive. Quella dei Sambene è un’operazione acuta che, in maniera rispettosa e consapevole, celebra l’arte del grande poeta e musicista. Senza ombra di dubbio, qualità e passione sono gli ingredienti principali di questo ambizioso progetto.