I Fast Animals and Slow Kids hanno annunciato la nuova canzone, con la straordinaria collaborazione di Luciano Ligabue. “Un viaggio nei ricordi senza mai lasciare il presente, il tempo che finge di scorrere ma in realta’ non passa mai”.
“Il tempo è una bugia” è il titolo del brano, disponibile da venerdi 16 settembre, in distribuzione per Warner Music Italy. La rock band perugina – dopo oltre 10 anni di attività e sei album – è diventata una formazione molto amata e seguita. Con un vasto numero di fedelissimi fan. E festeggia così anche l’anniversario della pubblicazione dell’ultimo fortunato album “E’ già domani” (pubblicato da Woodworm).
Le parole di Ligabue
“I Fask – racconta Ligabue – hanno ‘birra’, voglia, passione e predisposizione al r’n’r. Mi ha fatto molto piacere la loro richiesta di una possibile collaborazione ma ancora di più cantare una bella canzone come ‘Il tempo è una bugia’. Rock on”. Aimone Romizi (voce, chitarra, percussioni), Alessio Mingoli (batteria, seconda voce), Jacopo Gigliotti (basso) e Alessandro Guercini (Chitarre), i quattro Fask, stanno anche per terminare il loro ‘E’ già domani ora – Tour’.
Le parole dei Fast Animals and Slow Kids
“Lavorare insieme a Luciano per noi è stata per noi un’occasione di crescita straordinaria. Un confronto illuminante e diretto con una persona appassionata, profonda e sincera. Che ha scritto straordinarie pagine della storia della musica italiana. Lavorare fianco a fianco sull’arrangiamento, sulla melodia, sull’utilizzo cosciente delle parole e, più in generale, sulle emozioni che volevamo trasmettere attraverso una canzone è stata un’esperienza che porteremo per sempre con noi. I consigli che abbiamo ricevuto da Luciano ci hanno permesso di guardare da un’altra prospettiva la nostra musica. Ci hanno inorgoglito e fatto sentire più sicuri di noi stessi. E di questo gli saremo per sempre grati”.
Parlando del brano i Fask poi affermano: “La più grande fortuna di un musicista è il poter ripercorrere all’infinito la propria vita attraverso le parole e le note delle canzoni che ha scritto. Quando un musicista sale sul palco e suona una propria canzone, si perde nei meandri dei ricordi, come se li stesse rivivendo. Come se fosse la prima volta. Chi suona, in pratica, può viaggiare indietro nel tempo senza mai lasciare il presente. Questa canzone è una presa di coscienza di tutto questo: due generazioni che si raccontano, che si confrontano. Che descrivono i primi ricordi legati alla musica e alla propria provincia, due generazioni che nella musica si incontrano, al di là dei confini di un tempo che fa finta di passare e non passa mai, per nessuno, a nessuna età”.