LIMONE: "Mi piace pensarmi un cantautore impressionista"
Limone in uno scatto promozionale.
Limone in uno scatto promozionale.

LIMONE: “Mi piace pensarmi un cantautore impressionista”

Filippo Fantinato benvenuto sulle pagine digitali di Music.it! Da adesso in poi ti chiamerò “Limone”, visto che è lo pseudonimo che hai scelto! Allora, partiamo da una domanda di rito: mi racconti un aneddoto divertente, meglio se imbarazzante, che ha a che fare con la tua carriera musicale?

Nel 2000 suonavo con la mia vecchia band,gli EMME. Ci invitarono in una televisione locale, qui in Veneto (Limone è di bassano del grappa, ndr). La serata prevedeva una breve intervista e a seguire un piccolo live, in playback. Il tutto in diretta. Abbiamo iniziato a suonare e più meno al ritornello… è “saltato il disco”. Imbarazzo di tutti. La cosa più divertente, col senno di poi, fu la dichiarazione del conduttore “eh dai, questo è il belo dela dirèta”.

Il 24 gennaio è uscito il tuo album “Viceversa”, dopo quattro anni d’assenza. Cosa ti ha portato a stare tanto tempo lontano dalle scene musicali?

Un matrimonio e due figli. Breve da dire, più lungo (e bello) da fare.

“Viceversa” è un album particolare, composto da 9 tracce che definisci quadri. Come mai questo accostamento?

Faccio largo uso di immagini visive nei testi, ecco perché il richiamo all’arte figurativa. Mi piace pensarmi un cantautore impressionista, nel senso che mi piace esprimere i concetti attraverso l’accostamento di colori ed immagini sfumate nei contorni.

Limone, in passato eri dedito a suoni diversi, come quelli rock. Nel disco fai riaffiorare i lontani anni ’80, rievocando le melodie pop: cosa ti affascina di questo genere?

La scelta dei suoni pur importante, per me riveste un’importanza accessoria rispetto alla canzone che – da musicista – apprezzo (con un esercizio di immaginazione) nuda, chitarra/voce o piano/voce. La scelta delle sonorità anni ’80 è dovuta alla voglia di sperimentare.

“Paolo Amico Mio” è il secondo singolo del cd, dedicata ad un tuo amico per l’appunto. Quanto conta per te l’amicizia? Il supporto dei tuoi amici ti è stato utile nella carriera?

Paolo, oltre che amico mio, è anche mio cugino. Suoniamo insieme da quando io avevo 15 anni e lui 13. Paolo è nella musica l’equivalente della donna giusta nella vita. Con “Paolo Amico mio” è come se gli avessi chiesto di firmare un PACS.

Se potessi immaginarti in altre vesti, che mestiere faresti?

Commercialista, “utile al paese”.

Limone, i tuoi testi sono scritti da te. Credi che un’artista a tutto tondo debba necessariamente essere l’autore della sua musica?

Bella domanda. Per me è artistico tutto ciò che è legato all’utilizzo della fantasia, in tutti gli ambiti. È artista l’avvocato che con pochi elementi a suo favore vince una causa, così come un ingegnere che individua soluzioni strutturali innovative, il nerd che programma un software, etc… Confinare l’arte ad alcune materie, come ad esempio quella delle rappresentazioni artistiche, è riduttivo. Per rispondere alla tua domanda, può certamente essere artista chi canta le canzoni scritte da altri così come non è detto che lo sia chi le scrive.

Limone, la nostra intervista termina qui. Riempi le ultime righe come vuoi, ciao!

Ok.