Tra bossa nova e samba, ecco il sesto album del cantautore brasiliano MOMO., che non fa fatica a virare nell’indie moderno, con dieci brani originali. “I Was Told To Be Quiet” conferma quanto MOMO. sia sempre sulla cresta dell’onda, sin dall’esordio nel 2006, da quel primo “A Estetica Do Rabisco”. MOMO. (Marcelo Frota) è un cantautore e polistrumentista brasiliano, oggi residente a Lisbona, che nella sua carriera ha saputo giocare con i generi classici brasiliani. Oggi la musica tradizionale del suo paese natale MOMO. la trasporta nel presente, attualizzandola come pochi sanno fare, e l’esempio ce l’abbiamo tra le mani. Il nuovo album solista, “I Was Told To Be Quiet”, presenta anche un altro spunto interessante da commentare, cioè la capacità multi-lingua di questo artista. Tra i brani troviamo composizioni liriche in lingua portoghese, francese e inglese, dote acquisita nel suo girovagare tra Sud America, Africa, Stati Uniti ed Europa.
Chitarra molto presente in tutte le tracce dell’album di MOMO., che si snoda su ritmi lenti e dolci
L’album di MOMO. si apre con “For I Am Just A Reckless Child”, un brano che affascina per l’intima atmosfera che viene a crearsi ascoltandolo. Questa canzone, insieme ad altre due tracce, è anche uno dei tre singoli estratti ad anticipare l’uscita dell’album, prevista l’8 novembre per l’etichetta Deusamora Records. Gli altri due brani estratti come singoli lancio sono la sognante “Higher Ground” e la bella ed allegra “Diz A Verdade”, in splendido ritmo brasiliano. Chitarra molto presente in tutte le tracce dell’album, che si snoda su ritmi lenti e dolci, con delle accelerate estemporanee, come nella più ritmata “Vida”. “Stupid Lullaby” e “Sereno Canto” si sviluppano seguendo un crescendo graduale, ed il cantato in francese di “Mon Neant” cattura l’ascolto con la sua trepidazione. “Lillies For Eyes” racchiude, nella sua ballata, brevi richiami all’elettronica, con i suoi effetti sonori che accompagnano lo svolgimento della traccia, ed un cantato stregante.
MOMO. riesce a catturarci e tenerci appesi ad una sottile corda di chitarra acustica
Bellissimo l’arrangiamento del brano “Marigold”, una bella ballata ritmata, in cui MOMO. riesce a catturarci e tenerci appesi ad una sottile corda di chitarra acustica. La raffinatezza di questo “I Was Told To Be Quiet” sta anche nella scelta che MOMO. fa in fatto di collaborazioni con altri eccelsi artisti. Tra i tanti possiamo citare Regis Damasceno (basso) e Marco Benevento (piano, synth, archi synth), che non i loro strumenti stendono un dolce tappeto sonoro. Poi c’è Tom Biller, il producer e musicista californiano, che oltre a suonare il basso synth firma la produzione dell’album, grazie alla loro collaborazione decennale. In conclusione possiamo serenamente dare un giudizio molto positivo sul sesto album da studio del cantautore brasiliano MOMO. che non ci ha mai annoiato nell’ascolto. Il mai dimenticato João Gilberto, il padre della bossa nova, recentemente scomparso, sicuramente avrebbe apprezzato questo album, delicato, dolce e piacevole, dal gusto lievemente retrò.