Ciao Orofino e bentornato su Music.it! Nella scorsa intervista avevi detto che l’unico aneddoto imbarazzante che ricordavi era quello del Pub di Parigi: in quest’ultimo periodo è successo dell’altro o ti è tornato in mente qualcosa?
Ho avuto la grande sfortuna di rompere le scarpe prima di un live a Potenza, sono salito sul palco in ciabatte, non so per quale strano motivo adesso ho voglia di ripetere questa esperienza.
Nel corso del tempo, quali sono state le variazioni principali subite dalla tua musica e quali sono gli album che hanno segnato e lasciato un’impronta lungo il tuo percorso musicale?
Le variazioni che ha subito la mia musica in quest’ultimo periodo sono principalmente di carattere sonoro\tecnico. In sintesi sto cercando di curare maggiormente i suoni già dalla produzione e ho ridotto drasticamente il numero delle tracce all’interno dei progetti nei brani. I dischi che hanno lasciato un’impronta nel mio percorso musicale sono: “Honky Chateau” e “Emozioni”.
Che ruolo ha la musica nella tua vita? Coltivi altre passioni?
La musica ha un ruolo “curativo”, mi ha aiutato parecchio in momenti in cui non riuscivo a vedere la luce ed entravo in loop strani, come quasi una semidepressione. Ho la passione per il calcio, sto tornando a giocare con i miei amici e lo sto trovando anche parecchio divertente.
“Neanche fosse la serie A” è il tuo nuovo singolo nel quale metti a confronto l’occasione persa con una ragazza e una partita di calcio persa allo scadere del tempo. Dunque, in amore, c’è chi vince e c’è chi fugge o vince chi fugge?
Vince chi fugge, 99,9%.
Per un musicista emergente, quanto conta e quanto reputi sia importante partecipare ai contest? Perché?
I contest, soprattutto per chi viene dalla Sicilia, sono luoghi di condivisione e confronto dove un artista può misurare il suo lavoro discografico con quello di altri artisti. Questo penso sia fondamentale per la crescita musicale e artistica.
Quale è il tuo rapporto con i social? Quali sono, secondo te, i pro e i contro di questi potenti mezzi?
Cerco di stare il meno possibile dentro i social, preferisco stare con gli amici. Vedo solo due pro, uno sociale e uno lavorativo. Quello sociale è che riescono a tenere a stretto contatto persone molto distanti. Quello lavorativo è che se usati sapientemente possono diventare uno strumento molto potente per boostare il numero di persone che possono conoscere la tua attività o il tuo nome.
Parliamo di progetti futuri: cosa dobbiamo aspettarci dopo questo singolo?
Dopo questo singolo saranno pubblicati altri due brani, l’idea definitiva è di chiudere il 2020 con un EP di 4 brani. Con questo Ep chiudo una porta con il passato, proprio per questo sto già programmando tante sorprese per il 2021.
Orofino siamo arrivati ai saluti ed io ti ringrazio per essere stato con noi. Le ultime righe sono per te, saluta i lettori come preferisci. Ciao e a presto!
«I tuoi occhi sono fari / sono lampi / teleschermi giganti / Neanche fosse la Serie A». Ciao Music.it e ciao Giulia, grazie per questa bella intervista, a presto!