Questa notte uno tsunami si è abbattuto sulle coste indonesiane. Al momento sono stimate 222 vittime e quasi 800 dispersi. In questo particolare caso ci troviamo a dover parlare di questa tragedia in quanto tra le vittime troviamo i Seventeen. I componenti della band si stavano esibendo live per una festa di fine anno, quando l’onda li ha travolti, prendendoli alle spalle. Nei video presenti sul web è chiaro come i ragazzi siano stati colti impreparati, facendo esattamente ciò che gli stava più a cuore. Il frontman dei Seventeen, Riefian “Ifan” Fajarsyah ha rotto il silenzio, dando ai suoi follower delle pessime notizie.
Al momento 4 persone, fra i membri del gruppo e della crew risultano disperse, ed è accertata la morte del manager e del bassista dei Seventeen. L’onda, probabilmente provocata in seguito a frane dovute alla recente eruzione del vulcano Krakatoa, finora ha provocato ingenti danni alle infrastrutture. La Farnesina dichiara che non sembrano esserci vittime o dispersi italiani al momento, ma ha già attivato le misure di assistenza ai nostri connazionali. Il bilancio delle vittime è tragicamente destinato ad aumentare, in quanto diverse zone, come Lampung a Sumatra, ancora non sono state raggiunte dai soccorritori.
È un dovere sollevare una questione che ci sta particolarmente a cuore. Stavolta a fare le spese di una tragedia sono stati i Seventeen, rock band di talento, quasi sconosciuta in Italia. Anche in ambito musicale ci troviamo spesso davanti ad enormi muri, spesso creati solamente dai limiti della nostra mente. In Europa, come in Asia, la contaminazione musicale è molto ridotta. La musica è limitata alla territorialità e non siamo in grado di comprendere, probabilmente, le potenzialità e l’innovazione che spesso questi gruppi potrebbero portare all’interno della nostra sfera culturale e viceversa. Quindi siate intelligenti e cogliete l’occasione per essere vicini a questa band. Sosteniamo i Seventeen ascoltandoli.
(FONTE: ANSA).