Siouxsie è una icona indiscussa del dark punk inglese, madrina della scena gothic e leader storica dei Siouxsie and The Banshees. Dopo ben 15 anni di assenza dai palchi italiani, Susan Janet Dallion (Siouxsie) torna dal vivo a Milano. Il 7 maggio al Teatro Arcimboldi e sarà l’unica data italiana.
I biglietti del live, organizzato da DNA concerti, sono disponibili su www.dnaconcerti.com e www.ticketone.it.
Con “The Scream”, il primo album dei Banshees, Siouxsie ha dato il via al movimento dark. Che ha poi dominato buona parte del decennio degli anni ’80, aprendo la strada a gruppi come Joy Division, Cure, Bauhaus, Killing Joke, Sisters of Mercy.
Ma la sua influenza è andata ben oltre quel decennio. Il suo stile vocale e le sue sonorità tetre e malinconiche sono rintracciabili anche oggi in gruppi del calibro di Portishead, Cocteau Twins e Garbage. Il suo look iconico, una seducente miscela di aggressività, potere e strana fragilità – il trucco pesantissimo sugli occhi, le folte sopracciglia disegnate, i capelli neri dritti, il colorito cadaverico e la bocca scarlatta da bambola giapponese, uniti ad abiti sadomaso e a elementi fetish – ha influenzato più di una generazione, consacrandola come uno dei mostri sacri del rock di tutti i tempi.
La storia musicale di Siouxsie
Siouxsie si è esibita sul palco la prima volta in assoluto nel 1976, in una versione davvero caotica di 20 minuti di “The Lord’s Prayer” al 100 Club di Londra. In occasione del Punk Festival. Poi una carriera sbalorditiva fatta di dischi e scalate nelle classifiche di tutto il mondo. I primi due album dei Siouxsie and the Banshees “The Scream” e “Join Hands” rendono Siouxsie un’icona del punk.
Nei primi anni Ottanta il mito di Siouxsie è consacrato grazie ad album di grande rilievo e singoli che impazzano in radio. I Banshees insieme ai Cure diventano la band fondamentale del movimento dark, e canzoni come “Christine”, “Arabian Knights”, “Spellbound” e “Melt!” costituiscono la colonna sonora di una scena in continua espansione. Nell’anno 1983, con il batterista dei Banshees Budgie, Siouxsie dà vita al progetto The Creatures, pubblicando l’album, “Feast”, cui seguono altri tre album fino al Successivamente i Banshees tornano a lavorare insieme, per l’album “Hyaena”.
E’ il quando 1986 viene pubblicato “Tinderbox”, lavoro che ottiene un grande successo in tutto il mondo grazie ai singoli “Cities in Dust” e “Candyman”. Poi nel 1987 esce l’album di cover “Through the Looking Glass”, da cui viene estratta come singolo “The Passenger” di Iggy Pop. Nel 1996 il gruppo decide di sciogliersi.
Nel 2007, dopo anni di sole pubblicazioni a nome The Creatures, Siouxsie pubblica il suo primo album solista intitolato “Mantaray”. Accolto con grande calore da pubblico e critica sin dal primo singolo, “Into A Swan”. Il tour che ne è seguito è andato esaurito ovunque.
Nel 2008 Siouxsie si è esibita ai World Soundtrack Awards con Angelo Badalamenti interpretando “Careless Love” dal film di John Maybury “The Edge of Love”. E nel 2013 è salita ancora una volta sul palco della Royal Hall di Londra come ospite del Meltdown Festival, diretto quell’anno da Yoko Ono, esibendosi in due spettacoli senza precedenti andati subito esauriti.
A ottobre 2022 i Siouxsie and the Banshees hanno pubblicato “All Souls”, un nuovo album d’archivio che celebra la stagione autunnale.