Difficile oggi in Italia non conoscere una band come quella dei The Zen Circus. Non solo per gli amanti del genere, ma della musica in generale, non riconoscere il talento della formazione pisana è impossibile. Andrea Appino, voce e chitarra, Massimiliano “Ufo” Schiavelli al basso, Karim Qqru alla batteria e Francesco “Il Maestro” Pellegrini alla chitarra, sono arrivati ormai a più di vent’anni di onorata carriera. I primi passi negli anni Novanta sotto il segno del punk, l’incontro con realtà internazionali come quelle di Brian Ritchie e Talkin Heads, ma anche rapporti professionali e di amicizia con i grandi nomi del rock di casa nostra come Manuel Agnelli degli Afterhours, Verdena e Nada, hanno contribuito alla formazione di una realtà oggi innegabile.
Fuori il 10 settembre “Andate Tutti Affanculo”, il romanzo di The Zen Circus
Soprattutto quando, nel 2009, i The Zen Circus, pubblicano il loro primo album interamente scritto e cantato in italiano. “Andate Tutti Affanculo” entra nella testa degli italiani con la prepotenza che Appino e i suoi hanno sempre desiderato. Mai una volta hanno rinunciato alla sfrontatezza e alla provocazione, linguaggio che tutta la loro generazione di artisti ha sempre portato avanti. Non quelle canzoni leggere che non fanno altro che dirci che va tutto bene. Ma uno schiaffo alla nostra coscienza, un risveglio dall’abitudinaria vita di provincia. Un tema questo che accompagnerà sempre la carriera dei The Zen Circus, dal successivo album “Nati Per Subire” del 2011, passando per “Canzoni Contro la Natura” fino all’ottimo “La Terza Guerra Mondiale” del 2016.
Una delle band più rilevanti nel panorama italiano negli ultimi 10 anni
In un perfetto equilibrio tra pseudo nichilismo e speranza per una rivoluzione, i The Zen Circus hanno sempre raccolto numerosi consensi. Neanche la critica, o almeno la maggior parte di essa, si è mai risparmiata dall’elogiare la loro capacità di fare musica, ma soprattutto di raccogliere un vero e proprio esercito di fans. Il Circo Zen allora non sono solo i quattro componenti della band, ma sono anche le migliaia di persone, distribuite in diverse generazioni, che hanno sempre accompagnato la loro carriera. È per questo stesso motivo che i quattro pisani decidono nel 2019 di partecipare al Festival di Sanremo. Strada inaugurata dieci anni prima dagli Afterhours, regalando al rock alternativo italiano la possibilità di uscire dalla nicchia e entrare nelle case degli italiani.
La partecipazione dei The Zen Circus a Sanremo ha definitivamente sdoganato il concetto di dover relegare un genere musicale in un unico ambiente.
Così forse non stupisce venire a conoscenza della prossima sfida che gli Zen si sono prefissati. Il 10 settembre uscirà per Mondadori il primo romanzo della band toscana, scritto insieme all’autore Marco Amerighi. Il titolo è un grande auto omaggio, ma soprattutto la riconferma dei propri intenti. “Andate Tutti Affanculo” è il grande prolungamento di quella canzone, di quell’album, che ha sancito la carriera degli Zen. Ma soprattutto è il prolungamento della nascita di un movimento vero e proprio che ha portato alla creazione di una grande famiglia in nome della musica e del suo potere rivoluzionario.
“Andate Tutti Affanculo” non è però una autobiografia, semmai una anti-biografia
Perché i protagonisti di questo romanzo sono dei veri e propri antieroi. Appino e gli altri prestano le loro biografie come ispirazione alla storia di una famiglia disfunzionale che nasce e cresce in un Italia in piena trasformazione. Dagli anni Novanta di Berlusconi, passando per il G8 di Genova fino al trauma internazionale dell’11 settembre. In mezzo, i primi amori, i primi concerti, i centri sociali. Un ironico sguardo a una generazione che cambia insieme alla provincia. Un ricordo alle vecchie generazione e un invito alle nuove in cerca di una rivoluzione che non sia silenziosa e innocua. “Andate Tutti Affanculo” verrà presentato al pubblico con una serie di appuntamenti in tutta Italia.
Tutte le date dei firmacopie di The Zen Circus
(calendario in aggiornamento)
09/09 MILANO – ore 00.00 Eataly Smeraldo, Piazza XXV Aprile 10
11/09 TORINO – ore 21.00 Circolo dei Lettori, Via Giambattista Bogino 9
12/09 BOLOGNA – ore 18.00 Libreria Coop Ambasciatori, Via degli Orefici 19
13/09 PADOVA – ore 17.00 Future Vintage Festival, Centro San Gaetano
14/09 RIMINI – ore 19.00 Humus_altro Festival, Casa dell’editore
15/09 PESCARA – ore 17.00 libreria Feltrinelli, Via Milano angolo Via Trento
16/09 BARI – ore 18.00 libreria Feltrinelli, Via Melo da Bari 119
17/09 ROMA – ore 18.00 libreria Feltrinelli, Via Appia Nuova 427
18/09 NAPOLI – ore 18.00 libreria Feltrinelli, Via Santa Caterina a Chiaia 23
19/09 FIRENZE – ore 19.00 libreria Feltrinelli RED, Piazza della Repubblica
24/09 CATANIA – ore 18.00 libreria Feltrinelli, Via Etnea 285
26/09 PISA – ore 18.00 libreria Feltrinelli, Corso Italia 50
27/09 GENOVA – ore 18.30 libreria Feltrinelli, Via C. R. Ceccardi 16
28/09 FIRENZE – Wired Next Fest, Palazzo Vecchio
17/11 MILANO – ore 20.00 Teatro Dal Verme, Via S. Giovanni sul Muro