A tre anni dall’uscita di “La luna nel pozzo”, i Lateral Blast rilasciano un nuovo singolo. No, niente a che vedere con l’uso che ha reso celebre in Italia il termine ‘blast’. Leonardo Angelucci, unico membro sopravvissuto dalla fondazione della band che risale al 2011 insieme a Matteo Troiani, bassista del gruppo, è stato uno studente di geologia. Quanto possa essere pericolosa un’eruzione laterale non sarà mia premura spiegarlo. Ma di certo con “1666” i Lateral Blast ci stanno mettendo in attesa per l’uscita di un nuovo album. Prendono in prestito da un pittore anonimo l’effige dell’artwork, piuttosto che scegliere un pennello famoso. Scelta che si sposa benissimo con la base sostanzialmente folk del loro nuovo singolo.
“1666” è il brano dei Lateral Blast in uscita in questo primo fine settimana di Settembre
L’atmosfera creata nella ballata folk rock è perfettamente in linea con la malinconia che accompagna l’accorciarsi progressivo delle giornate. Leonardo Angelucci, frontman dei Lateral Blast, traspone in lirica la vicenda del Grande Incendio di Londra del 1666. Tra leggenda e storia, nel testo confluiscono complottismo e cinismo sull’origine della scintilla prima. Nonostante la catastrofe umana e urbanistica che il rogo comportò per la capitale dell’Inghilterra, ebbe il riconosciuto merito di placare l’epidemia di peste che vessava la città da almeno un anno.
“1666” dei Lateral Blast è stato registrato nel Nightingale Studio ed è distribuito dalla Free Club Factory di Leonardo Angelucci
L’impianto della rock ballad è stato costruito su una manciata di pennate elementari. A partire da lì, i Lateral Blast installano una struttura armonica che si articola e si complica a partire dalla linea melodica del basso. Le fumate dell’incendio dell’artwork si traducono nella pungenza e nella velocità con cui si levano i volteggi di flauto e synth. Già inscritto nel significato del loro nome, in qualche modo con questo singolo i Lateral Blast si ricongiungono all’elemento che ha sancito la loro nascita: il fuoco.