In attesa del nuovo lavoro che vedrà la luce in autunno, il Banco del Mutuo Soccorso si appresta a celebrare dal vivo il cinquantenario de Il Salvadanaio. Un album che è la storia stessa del prog rock, un caposaldo non solo della discografia del gruppo ma vero e proprio punto di riferimento per molti musicisti della scena internazionale.
Banco del Mutuo Soccorso, 50 anni di musica e invenzioni
Sono passate cinque decadi, infatti, da quando il Banco fece irruzione con Il Salvadanaio. Considerato uno degli album più creativi e originali del gruppo. Incentrato sui virtuosistici intrecci delle tastiere di Gianni e Vittorio Nocenzi e sugli inimitabili registri tenorili di Francesco Di Giacomo. Al servizio di una particolarissima contaminazione tra il rock progressivo del Regno Unito, le sonorità mediterranee, la musica strumentale barocca italiana e la tradizione del melodramma. Tutto questo riecheggerà nelle date dal vivo, a partire dalla primavera e poi in estate, quando il gruppo guidato dal carismatico leader Vittorio Nocenzi tornerà a calcare i palchi per celebrare quest’importante ricorrenza. Il pubblico potrà tornare indietro nel tempo con i brani dello storico album. Ma ci sarà anche occasione per riascoltare le ultime composizioni del Banco, quelle di Transiberiana, l’ultimo album da studio uscito nel 2019
Le date
Le celebrazioni si apriranno il 2 aprile a Foligno (Auditorium San Domenico), e ai primi live confermati ne seguiranno prestissimo altri. Tra cui alcuni in Sicilia, Sardegna, Puglia, Campania e Calabria. Il calendario è in continuo aggiornamento, e queste intanto sono le prime date annunciate: 2 aprile Foligno (PG), Auditorium San Domenico; 20 maggio Bellinzona, Bellinzona Beatles Day; 29 maggio Roma, Auditorium Parco della Musica; 12 giugno Verona, Prog Festival; 5 agosto Bordighera (IM), Rassegna D’Amore D’Autore.
Con Vittorio Nocenzi (pianoforte, tastiere e voce) che guida il Banco fin dagli esordi, saliranno sul palco una famiglia di musicisti all’apice della loro maturità. Come Filippo Marcheggiani (chitarra elettrica) da più di vent’anni nel gruppo e Nicola Di Già (chitarra ritmica) con la band da diverse stagioni. Ma anche Marco Capozi (basso) volto noto ai fan del prog per la sua militanza nel Balletto di Bronzo e Fabio Moresco (batteria) ex componente del gruppo rock progressive Metamorfosi. E infine Tony D’Alessio (lead vocal), da anni nell’orbita Banco e che raccoglie l’importante eredità di Francesco Di Giacomo. Senza però mai scadere nell’emulazione, tracciando invece una linea stilistica personale, nel segno della continuità ma anche del rinnovamento.
Banco del Mutuo Soccorso, un filo conduttore per 5 decadi
1972-2022: cinquant’anni di mutamenti profondi nella società, nel costume e nel gusto. Un periodo lungo durante il quale il Banco non ha perso però la sua essenza originale, il suo approccio fuori dagli schemi, lontano dal luogo comune, restando una band d’avanguardia pur mantenendo un legame viscerale con le radici della musica.