Un grido contro vento, un profumo di libertà, la voglia di cambiare e nuovi mondi da scoprire. Con “Corpi Fragili” gli Hotel Monroe danno vita al loro primo album di musica inedita. Un’alternative rock band che non ha mai smesso di gustare il sapore della sperimentazione, che vede alla voce Roberto Mori, ai sintetizzatori e alla programmazione Nicola Pellinghelli, alle chitarre Enrico Manini, al basso Luca Sardella e alla batteria Marco Barili.
Nati dall’evoluzione artistica dei Moon Walk alla fine del 2013 e dopo otto anni come cover-band, gli Hotel Monroe intraprendo un nuovo cammino che li porterà alla creazione di “Corpi Fragili”. Un album che svela i pensieri e i sentimenti più reconditi. I testi di questo album sembrano attraversare quel sottile filo che separa la realtà dall’immaginazione. Domandarsi come sarebbe andata se si fosse accettato lo scambio tra libertà è rimpianto, è la domanda che apre il primo singolo del nuovo album “L’ultima cosa che”. Con questo brano gli Hotel Monroe si aggiudicano il premio di “Miglior band” al Coorsal Music Summer Contest sul prestigioso palco del Mirano Summer Festival 2018.
In “Corpi Fragili” gli Hotel Monroe racchiudono note al sapore di libertà.
È l’amore che fonde e confonde tutto, nebbia che non si dissolve, rabbia che genera fuoco. In un “Nuovo mondo” il desiderio di libertà rompe tutte le catene, un grido soffoca la voce nel profondo. I sentimenti si congelano e l’uomo non è più niente, un sasso prende il suo posto, ma i sogni non svanisco mai. È sempre l’amore, questo strano sentimento, a fare da padrone ai testi degli Hotel Monroe. Con “Ho visto l’amore cambiare colore” la vista e il gusto vengono coinvolti come momenti che anticipano le emozioni, da conoscere e incorporare. Emozioni contrastanti e mai costanti, la notte prende il posto della luce, i sogni si sostituiscono alla realtà. L’immaginazione non si pone limiti.
Tutta la rabbia e la grinta concentrata nell’album “Corpi Fragili” sfiora la massima potenza in “Rocking rolling”, dove per un attimo i riflettori sono rivolti al gruppo stesso. Anche questo è un urlo di speranza, uno sfogo a tutte quelle avversità che rendono complicato il lavoro del musicista e, più in generale, dell’artista. Resistere, sapersi difendere e non cedere mai, questo significa sopravvivere con la musica al “silenzio che c’è”. Le sette tracce che compongono “Corpi Fragili” racchiudono un concept molto fresco ed attuale, anche grazie al sapiente utilizzo di musica elettronica che rende tutto più grintoso e misterioso. Queste sono le note al sapore di libertà.