Dopo aver mosso i primi passi nel mondo discografico nel 2017 con il singolo “Non ti lascio andare”, i THISAGE. hanno presentato “Andrà tutto bene”, l’album d’esordio. Chitarre distorte e musica psichedelica, arrabbiati e passionali i THISAGE. ricordano le band rock italiane di fine anni ‘90. “Andrà tutto bene” è un modo per convincersi ed evitare la catastrofe, rimanere fermi ed evitare il fuoco: una via di fuga, un passaggio segreto, un paesaggio notturno.
I THISAGE. si esprimono con focosa rabbia ed energetica grinta e la loro musica arriva a chi ascolta in modo diretto e senza filtri. L’energia che vogliono trasmettere è la giusta carica per tutti quelli che, imprigionati nell’inferno delle ore più oscure, non aspettano altro che rivedere l’alba, rialzarsi e ricominciare.
Solo dopo aver sfiorando le tenebre della notte si avrà la speranza che tutto, alla fine, andrà bene: prima o poi si rivedranno le stelle e un nuovo sole sorgerà. Originari di Pozzuoli, i THISAGE. sono Mario Manduca alla chitarra elettrica e voce, Andrea Boccia alla chitarra elettrica, Lorenzo Mandica al basso e Marco Fiandra alla batteria. Il brano che chiude l’album “Astronauti” vede, inoltre, Alessandro Pascolo e Giuseppe Manduca ai cori. Un album insolito, che non lascia l’ascoltatore indifferente, ma lo coinvolge cercandolo di tenere sempre sveglio, vigile e attento. Sorprende, incuriosisce e, alla fine, fa riflettere, il monologo della settima traccia “Tra noi stessi e la luna” interpretato dall’attore napoletano Nando Paone.
«È qui che ogni cosa si scompone, fluttua e si raccoglie nell’oblio dell’universo, tra noi stessi e la luna: ascoltate»
Un turbolento cataclisma, che inonda, sommerge e rivoluziona. Nelle otto tracce che corrono a formare “Andrà tutto bene” i dubbi e i tormenti si alternano ad immagini catastrofiche, di forte impatto visivo ed emozionale. Sono i pensieri che ritornano e offuscano la mente. Amore e morte, gioia e dolore, si rincorrono in quel circolo vizioso: è l’insostenibile leggerezza dell’uomo.L’amore che salva dalla morte, dalla tempesta, dall’inferno della nostra misera condizione. È la passione sincera e spontanea dei quattro rocker a fare di questo album un turbine di emozioni. La loro voglia di fare musica è forte, si percepisce il loro bisogno di liberarsi dalle catene, uscire dalla gabbia e oltrepassare i limiti.
«Come un fulmine a mezzogiorno», hanno squarciato i veli della realtà e si sono messi in gioco, distorto i volumi e lasciato che il rock facesse il resto. Il loro sound inteso e determinato è lo sfondo perfetto per il tipo di testi che vogliono far ascoltare. Dal piccolo ed angusto luogo che opprime l’uomo, “La gabbia” – brano che apre l’album – i quattro rocker di Pozzuoli compiono un percorso, un viaggio che li ha portati a guardarsi intorno, ad ampliare i propri orizzonti verso l’infinito.
Si affronta “la fine del mondo” e la lotta tenera e graffiante, come in “Tenera è la lotta”, che spinge ad amare e a sopravvivere; ma, come cantano, «Non è per tutti uguale, c’è chi non ce la fa, nel baratro della notte, cade e non si rialzerà».
È nella circolarità del tempo, nella luna che lascia il posto al sole, che i THISAGE. vedono l’oscillare dell’uomo, un lento e interminabile fluttuare senza sosta
È nella circolarità del tempo, nella notte seguita dal giorno e nella luna che lascia il posto al sole, che i THISAGE. vedono l’oscillare dell’uomo, un lento e interminabile fluttuare senza sosta. È in questo contesto lunare e fuori da ogni tempo che si inserisce il monologo: «È qui che ogni cosa si scompone, fluttua e si raccoglie nell’oblio dell’universo, tra noi stessi e la luna: Ascoltate». Idee chiare e definite, in “Andrà tutto bene” si percepisce tutto l’entusiasmo di una giovane band che, tra inquietudini e tormenti, insegue fortemente il proprio sogno, quello di trasmettere emozioni in musica e con linguaggio immediato, pronto a colpire.