“Musica Che Unisce”, il programma andato in onda su Rai1 il 31 marzo scorso ha avuto un’assente eccellente: Cristina D’Avena.
Il programma, trasmesso con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno della Protezione Civile, ha visto sul palco (di casa loro) molti artisti che hanno rasserenato la serate degli italiani chiusi in casa. La raccolta fondi per una causa più che giusta ha raccolto diversi consensi, ma l’assenza di alcuni artisti non è passata inosservata.
Cristina D’Avena, lo sfogo su Twitter
Cristina D’Avena racconta di non essere stata invitata al programma. Racconta che le sarebbe piaciuto cantare per i bambini di tutte le età e, ovviamente, dare il proprio sostegno alla Protezione Civile. In una nota su Twitter si legge:
«In questo momento così delicato avrebbe fatto piacere anche a me partecipare all’iniziativa insieme ai miei colleghi. Sarebbe stato un ottimo modo per dare, nel mio piccolo, un contributo attraverso la mia musica che unisce da sempre “i bambini di tutte le età”, aprendo i cuori e cercando di distogliere i pensieri da questa situazione così difficile»
Polemiche a parte, sarebbe stato bello poter vedere Cristina D’Avena in TV. Le sue sigle hanno accompagnato diverse generazioni di ragazzi che avrebbero apprezzato l’evento. Un po’ di svago e un ritorno alla tranquillità dell’infanzia sarebbe stato ideale in questi tempi di crisi. Ovviamente Cristina D’Avena non è stata l’unica artista esclusa dal format televisivo che, per quanto nobile, ha visto alcune esibizioni francamente evitabili.
Cristina D’Avena e gli altri esclusi dal programma
Comunque non è il momento delle polemiche. Lo scopo ultimo del programma è stato raggiunto la Protezione Civile può tirare un mezzo sospiro di sollievo. Poteva essere fatto meglio e poteva andare sicuramente meglio ma è la pratica a rendere perfetti.
Proprio a questo proposito, dato che l’emergenza coronavirus è stata prolungata fino a dopo Pasqua (e qualcosa ci dice che andrà anche oltre), non sarebbe bello fare un “Musica Che Unisce, Capitolo 2”?
Dato che il programma ha avuto anche un costo relativamente basso per Mamma Rai, si potrebbe ipotizzare una seconda serata, magari chiamando a raccolta anche Cristina D’Avena e tutti gli altri artisti esclusi. Se ne riparlerà, la strada fino al 13 aprile è ancora decisamente lunga.