Ciao Ida Scarlato, oggi faremo quattro chiacchiere insieme per farti conoscere ai lettori di Music.it! Iniziamo questa intervista facendoli sorridere, raccontami un aneddoto imbarazzante su di te!
Sono felice di rivelarvi subito la mia goffaggine ed il mio essere distratta: sono dunque frequenti i momenti imbarazzanti! Non so perché tra i motivi che più ci fanno ridere ci sono le persone che cadono; a me, per esempio, capita spesso (di cadere e poi di ridere) e tutte le volte succede a rallentatore. Ho diversi testimoni!
Ida Scarlato, non hai scelto alcuno pseudonimo per la tua carriera da artista, il che è abbastanza inusuale. C’è una motivazione precisa dietro questa decisione?
Ho creduto fosse importante, almeno per il momento, presentarmi attraverso le canzoni e far sì che siano queste il mio biglietto da visita. Ho dedicato gran parte della concentrazione alla mia musica ed il fine ultimo era quello di mostrarmi senza filtri, simile a me stessa. Il primo passo poteva essere proprio dicendo “Piacere, sono Ida Scarlato!”
Parliamo di “Sinceramente”, album uscito il 18 settembre. Quanto ci è voluto per raggiungere questo traguardo?
È il mio primo lavoro discografico che porta con sé tanto impegno, sia fisico che emotivo, non pochi sacrifici e perciò la soddisfazione di essere riuscita a concretizzare un piccolo sogno. Le canzoni, nate negli ultimi due anni, sono un fotogramma dei momenti vissuti durante questa iniziale fase del mio percorso.
“La Forma Dell’Amore” è l’unico singolo che hai scritto a quattro mani. È stato difficile bilanciare il tuo gusto con quello di un’altra persona?
Il testo di Grazia Di Michele e la mia musica sono combaciate inaspettatamente, dando vita ad una canzone che è riuscita ad entusiasmare entrambe. L’inconfondibile scrittura di Grazia ha stimolato la mia composizione mettendomi alla prova con altre atmosfere e nuove immagini. La stima per l’artista, poi, ha spianato la strada al nostro incontro musicale.
Il tuo album è ricco di sonorità differenti, c’è un genere al quale sei più legata e verso cui ti indirizzerai?
Non volevo precludermi la ricerca in differenti generi musicali proprio perché al momento mi piace “essere più cose”, portando il mio modo di cantare in ognuna di esse. L’anima cantautorale, però, resta predominante ad ogni esperimento fatto: è questa la casa dove faccio ritorno, sempre. Mi piacerebbe essere il collante tra il pop e la musica d’autore.
Se potessi esaudire un sogno, con quale artista collaboreresti?
Ho diversi sogni proibiti! Primo tra tutti nomino Ivano Fossati, ma anche Mina, Cesare Cremonini, Samuele Bersani.
Pensi che l’Italia sia un paese per giovani?
Penso che sia un paese per i giovani in grado di inventarsi qualcosa davanti al punto interrogativo che ci riserva il futuro. Siamo noi stessi a dover creare le occasioni utili a farci notare; siamo il foglio bianco, ma anche l’inchiostro pronto a riempirlo.
Grazie Ida Scarlato, la nostra intervista è giunta al termine.. le ultime righe però sono le tue, scatena la tua fantasia!
Voglio concludere augurando a tutti i lettori, e a me stessa, di venire sorpresi dalla vita, e dalla musica, che spesso riesce a farlo meglio di qualsiasi altra cosa.