Speravate davvero che il 2021 sarebbe stato un anno migliore? Non cantate vittoria troppo presto: i Blue si stanno preparando a un tour di anniversario dei 20 anni della band. O per lo meno, questo è quel che ha detto Duncan James a The Sun.
«Penso al nostro futuro. Avevamo in mente di fare qualcosa per il nostro ventesimo anniversario, ma al momento il lockdown ha reso difficile l’incontrarsi tutti insieme. Non è stata facile e ma posso dirvi che potrebbe esserci qualcosa in pentola, dato che siamo molto amici tutti e quattro»
Sembra che il coronavirus abbia tuttavia rallentato la band, costringendo Duncan James, Lee Ryan, Antony Costa e Simon Webbe a rivedere i propri piani. Ma nonostante questo il quartetto, con tutte le difficoltà del caso, molto probabilmente riuscirà a tornare sul palco l’anno prossimo, pandemia permettendo s’intende. A proposito di questo, una fonte dell’industria musicale ha rilasciato alcune dichiarazioni:
«Anche se si sono sciolti e hanno fatto cose da soli, i Blue avranno sempre un posto speciale nei cuori dei membri della band. Loro sono davvero orgogliosi di aver superato la prova del tempo, dato che molte delle loro canzoni sono ancora trasmesse alla radio. I fan dovranno aspettare e vedere se uscirà nuova musica oppure no, ma con il numero di hit che hanno sulle spalle, non è una cosa che i Blue si sentono obbligati a fare. Prenderanno una decisione in futuro. Sanno di avere una fanbase molto leale e amano intrattenerla, per cui posso dirvi che ci sarà un po’ di Blue extravaganza nel 2021»
I Blue hanno cavalcato il successo negli anni 2000, grazie agli album “All Rise”, “On Love” e “Guilty”. Si sono poi “lasciati” nel 2005 per ritrovarsi nel 2010 e pubblicare altri due album, ma ottenendo scarsi risultati. Ciò nonostante, durante la loro carriera hanno catturato un pubblico non indifferente. Importanti anche le collaborazioni con Sir Elton John in “Sorry Seems To Be The Hardest Word” e con Stevie Wonder in “Signed, Sealed, Delivered, I’m Yours!”.
Parlando di loro, comunque, esiste una sola verità: chiunque dice di non aver mai cantato “One Love” sul SingStar della Playstation, mente spudoratamente. E chi invece ammette di averlo fatto, ma nega di aver pianto almeno una volta durante la performance… Ok, forse questo non è universale. Beh, non ci resta che attendere buone nuove!