Da giorni, quasi mesi, si parla unicamente dell’intervista fatta da Antonio Dikele Distefano a Fedez per Essemagazine. L’intervista è stata pubblicata pochi giorni fa, e la polemica che girava intorno al video mai uscito, ha iniziato a farsi decisamente più corposa. Questo perché se fino a poco fa, aleggiava un velo di mistero e di ignoranza su quello che riguardava i veri e propri fatti, ora è stato palesato a tutti come è effettivamente andata. Un’intervista che è stata definita come “la peggior intervista mai fatta nel mondo del rap”. Il problema, è che la colpa non è di Fedez.
Ma andiamo per ordine. Era risaputo che il rapporto tra Dikele e Fedez non è certamente di quelli tra i più fiorenti nella scena musicale. Anzi, già in passato avevano avuto a che ridire l’uno con l’altro, ma l’uscita dell’ultimo lavoro di Fedez “Disumano” ha portato i due a trovarsi sul palco a parlare, l’uno di fronte all’altro. Scuramente quella di Fedez di presentarsi all’intervista, e portare con se anche un suo videomaker a sua tutela, è stata una delle mosse vincenti di questa battaglia.
Infatti a posteriori, dopo aver realizzato l’intervista che ormai sembrava essere perduta per sempre, proprio il rapper si è unito ai cori dei fan contro il magazine, che chiedevano spiegazioni in merito all’intervista che a quanto pare, rischiava di non essere pubblicata. La risposta del direttore di Essemagazine, Antonio Dikele?
L’intervista non è ancora uscita perché siamo in trepidante attesa che Federico firmi la liberatoria. Sono passati sei giorni dalle sue stories e Federico ancora non ci permette di uscire.
Antonio Dikele Distefano
Ora, al contrario, sembrerebbe che Fedez avesse già dato largamente il suo consenso in maniera pubblica alla pubblicazione dell’intervista, ma ovviamente, come detto anche da lui durante un’ospitata al Cerbero Podcast su Twitch, può essere veritiero che un’intervista realizzata in collaborazione con un etichetta di quel calibro, vada gestita in maniera più che regolare, tramite la firma di liberatorie e quant’altro. Di nuovo ovviamente, Fedez ha subito dato disponibilità alla firma della liberatoria di cui sembrava non sapere nulla.
Si scende a patti quindi, e si decide di non pubblicare l’intervista per come era stata mandata a Fedez, ovvero rieditata, tagliata, e con un ordine anacronistico della vera narrazione, ma per intero. Quasi due ore di intervista caricate pubblicamente su Youtube, che svelano un po’ di quella verità che avevamo immaginato, ovvero che effettivamente Dikele non ne esce bene, mentre Fedez, fa il suo lavoro.
Il direttore di Essemagazine infatti si pone verso l’ospite con forte pregiudizio, cercando di metterlo costantemente in difficoltà con domande passivo aggressive. Difficile condurre una conversazione del genere con uno che ne ha fatto il suo stile di vita. Sicuramente non sarà Eminem, ma voi ve la rischiereste? Moltissime infatti sono state le critiche mosse al giornalista, che non ha tenuto un atteggiamento professionale nei confronti dell’ospite e che l’intervista che avrebbe dovuto trattare del suo ultimo lavoro, ha trattato di tutt’altro.
Insomma, l’ultima ancora di salvataggio per Essemagazine è stata quella di dover pubblicare l’intervista, nonostante la probabile figura barbina imminente. Un peccato, perché se effettivamente Dikele fosse riuscito a lasciare a casa parte del suo risentimento nei confronti dell”artista, o qualunque sentimento che lo ha portato a muoversi verso questo strano giornalismo d’assalto, inquisitorio, avrebbe portato in scena un’ottimo spettacolo, e magari avrebbe lasciato che Fedez si sbottonasse di più durante le domande, piuttosto che sentirsi costantemente attaccato.
In finale, come un po’ tutti gli addetti ai lavori, i giornalisti e i musicisti hanno detto, oggi tutti abbiamo un nuovo prodotto da studiare, e il titolo di questo capitolo del giornalismo è: “come non fare un’intervista”