A 50 anni da il ‘Salvadanaio’ del 3 maggio 1972 per la Ricordi dischi, Il Banco del Mutuo Soccorso si rinnova, riaffermando la propria storia, con ‘Orlando: le forme dell’amore‘ (Inside Out Music/Sony Music Group).
Vittorio Nocenzi, fondatore del gruppo, ha lavorato al concept per anni, con il figlio Michelangelo e il romanziere e sceneggiatore Paolo Logli. Il primo brano di Salvadanaio si intitolava ‘In Volo’, e nei suoi versi erano evocati il personaggio di Astolfo e il suo Ippogrifo, il cavallo alato, due figure centrali de ‘L’Orlando Furioso’ di Ludovico Ariosto. Le quindici composizioni del nuovo lavoro sono nate da un’idea di Michelangelo Nocenzi, terzo figlio di Vittorio, nel 2013 ed hanno avuto nove anni di elaborazione.
“È un po’ come far ritorno in quello spazio da dove spiccammo il nostro volo tanti anni fa, con la voglia di far così ripartire questa storia fatta di musica, di idee, di diversità, di visioni e di sogni”, spiegato Vittorio Nocenzi. E’ per questo che il banco del Mutuo soccorso ha deciso di rivisitare il poema attraverso le sue composizioni rock progressive e descrivere fatti e ideali dell’epoca. “Capimmo che la forza dell’Orlando stava nella sua insospettabile modernità – ha però aggiunto Nocenzi – E abbiamo ritenuto opportuno sottolineare i contenuti della sua contemporaneità”. “Ci sembrava un’opportunità importante utilizzare la storia dell’Orlando furioso per rispondere alla violenza dei nostri tempi – ha proseguito il fondatore de Il Banco -. La scelta dell’arte come confronto, della poesia e della musica come offerta di pacificazione”. Un approccio “coerente con il pensiero del Banco del Mutuo Soccorso, da sempre pacifista ed antimilitarista”.
L’uscita dell’album è accompagnata da un tour teatrale in varie città italiane a cominciare da Ferrara il 15 ottobre, poi Milano, Firenze e altre.