Guai in arrivo cari lettori: le femmes fatales della Female Trouble Band sono su Music.it! Benvenute ragazze. Presentatevi raccontando un singolare evento del vostro trascorso musicale che in pochi conoscono.
A proposito di guai, più che un singolare evento potremmo dirvi di quanto la nostra vita, come band e non, sia costellata di Trouble. Soprattutto quando siamo in tour, il Trouble è con noi. Radiatori fusi, amori impossibili, intossicazioni alimentari, reni collassati, sciopero dei mezzi, titolari dei locali pulciari che pretendono di scalarci le 4 birre che abbiamo consumato dal cachet, operazioni in macchina con pinzetta e specchietto retrovisore su scheggia infilzata in gengiva 15 minuti prima di presentarci sul palco, gomme scoppiate la domenica mattina in paesino sperduto di 200 anime, sincronizzazione del ciclo di tutte noi in 3, 2, 1…
La cosa positiva è che in qualche modo ne usciamo sempre e ne traiamo spunto e ispirazione per le nostre composizioni. Il Trouble è il nostro spirito guida.
Ascoltandovi mi sento quasi colpevole di non aver vissuto sulla mia pelle quei gloriosi anni ’50 e ’60. Per i neofiti de genere chi consigliereste di recuperare della vecchia guardia? Voi, invece, chi seguite attualmente?
Caro Matteo, è un sentimento condivisibile questo della colpa, ma bisogna approfittarne per recuperare, vivendo in tempi straordinari come questi in cui la musica del passato è a portata di un click. Sappiamo quasi tutto degli uomini del rock ‘n’ roll e a molti di loro siamo davvero grate. Questa volta, però, vogliamo ricordare donne straordinarie quali Sister Rosetta Tharpe, che diede origine al r’n’r , Big Mama Thornton, Etta James, Koko Taylor e Wanda Jackson, per citarne solo alcune. Tornando al presente, siamo tutte infoiate di musica, e abbiamo gusti molto eterogenei. Ascoltiamo tanta musica, spesso musica dei nostri amici quali Oswald Black Banda, Tied Belly, Smegma Bovary, Primati, Maria Violenza, Trouble Vs Glue, Werto, Muni, Big Mountain County, Saint Huck, Trans Upper Egypt, Swanz The Lonely Cat, Mapuche, o i progetti alternativi di alcune di noi quali Danso Key, Nancy Batman e Torturette.
Un anno fa è uscito l’EP delle Female Trouble Band “Pop-Up Rock ‘n’ Roll”. Ritmi allegri e potenti indicati per scendere in pista e rivisitazioni di elementi blues e rock & roll. Quale pensate sia la peculiarità del vostro genere desperate? Cosa vi piacerebbe sentir dire da qualcuno che ascolta i vostri brani?
Diciamo che la nostra musica è per noi, e speriamo anche per chi ci ascolterà, un po’ come il primo bicchiere del week-end dopo una settimana d’inferno. Vuoi solo prenderti il tuo tempo, accantonare i problemi o, meglio ancora, riderci su e godertela finché dura.
Più che sentirci dire delle cose ci piace vedere, specie ai concerti, la gente che balla e si diverte. È la cosa più gratificante in assoluto.
So che è in arrivo un album, per non farvi mancare nulla! Cosa conterrà di nuovo e quando potremo stringerlo tra le mani? Qualche altro progetto al quale state lavorando?
Sì, abbiamo appena registrato con Jacopo Andreini, santo subito! E siamo in fase di missaggio. La data di rilascio è ancora top secret, però.
Diciamo solo che abbiamo un po’ virato sul garage r’n’r dalle influenze monkiane… si può dire?Intendiamo The Monks!
Abbiamo in cantiere anche un nuovo videoclip per un singolo che uscirà a breve e che non vediamo l’ora di mostrarvi.
Penso che la grande aspirazione di ogni musicista sia potersi esibire live. Come vi piace interagire con il pubblico? Vi sentiremo presto dal vivo?
Ci piace interagire come rivolgendoci a dei nostri amici, facendo battute, ballando, modificando i testi ad hoc, laddove ovviamente ci sia la possibilità (tempi e pubblico rilassato). Ci è capitato, qualche tempo addietro, di trovarci davanti ad un pubblico (non diremo il luogo) a braccia conserte, in ascolto silenzioso, che non interagiva né con applausi né con sonori “buuu”. Sembrava il pubblico di un concerto di classica. Dopo il terzo pezzo abbiamo chiesto agli astanti se andasse tutto bene e se avessero bisogno di qualcosa. Abbiamo suggerito loro di esprimersi anche verbalmente “chessò… mandateci a cagare se non vi piace” . Così abbiamo rotto il ghiaccio con qualche risatina rubata.
La prossima data sarà proprio stasera, 7 Luglio, a Palestrina in occasione del Festival N.N.D.R. (Nel Nome del Rock) che ha finalmente riaperto i battenti.
Cosa ne pensate del mercato discografico italiano attuale? Pensate sia difficile farsi strada con il vostro genere data la tendenza nel muoversi verso il commerciale?
Citiamo il mitico Scaruffi che ci insegna che “la nascita del rock ‘n’ roll e l’avvento della discografia indipendente sono strettamente collegati. Senza l’una non ci sarebbe stato l’altro, e viceversa”. Noi, per il momento ci muoviamo in quell’ambiente lì, con un occhio rivolto a quelle etichette specializzate nel r’n’r che sicuramente hanno maggiori possibilità di intercettare gli amanti del genere.
Oltre alla musica ho visto che vi piace anche interpretare quegli anni utilizzando l’abbigliamento. Siete voi a curare look e make-up o vi affidate a qualcuno?
Ce ne occupiamo noi – e si vede, penserà qualcuno. Giochiamo con gli stereotipi di genere degli anni ’50 per poi violentarli con trucco sfatto e calze a rete strappate.
Ragazze, è stato un vero piacere condividere i vostri problemi femminili qui su Music.it! Avete ancora qualche riga per aggiungere ciò che vi passa per la testa!
UNICORNI!!!