DAVE GROHL e le critiche dei fan dei NIRVANA: "Mi hanno spronato a fare di più"
Dave Grohl è il frontman dei Foo Fighters ed ex batterista dei Nirvana.
Dave Grohl è il frontman dei Foo Fighters ed ex batterista dei Nirvana.

DAVE GROHL e le critiche dei fan dei NIRVANA: “Mi hanno spronato a fare di più”

Dave Grohl ha raccontato alla NME delle dure critiche ricevute dai fan dei Nirvana quando, nel 1995, fondò i Foo Fighters, a un solo anno dalla scomparsa di Kurt Cobain.

Le dichiarazioni di Dave Grohl

Queste critiche, a volte molto pesanti, non hanno toccato minimamente Dave Grohl e, anzi, l’hanno spronato a fare sempre di meglio e ad impegnarsi sempre di più. Nelle recenti dichiarazioni si legge:

«Loro era come se dicessero: “Come osi far parte di un’altra band? La tua musica è una fottuta merda, quella era una vera band”. E io mi dicevo: “Pensate davvero che questo mi fermerà? Mi fa solo venir voglia di fare di più. Quindi, se volete potete continuare a venire, ma non me ne frega un cazzo”. Non ho mai avuto paura di dire che se non fosse stato per i Nirvana, i Foo Fighters non sarebbero stati nella stessa posizione in cui si trovano ora. Abbiamo avuto un vantaggio, per questo motivo fin dall’inizio c’era un interesse per la band. Voglio dire, mi pare ovvio»

Se parliamo di “Foo Fighters”, il primo lavoro dell’omonima band registrato in solitaria da Dave Grohl, è ovvio che l’influenza dei Nirvana ha giocato in favore del successo del disco. È anche innegabile che, nel tempo, Dave Grohl abbia più volte dimostrato il suo valore come musicista e compositore.

Dave Grohl, fare parte di una band leggendaria, due volte

Alcuni definiscono il frontman dei Foo Fighters come l’ultima grande rockstar. Sicuramente la fama e il mito dei Nirvana hanno contribuito anche sotto questo punto di vista, ma è innegabile che Dave Grohl sia un artista carismatico, di talento e soprattutto umano.

Ricordiamo anche che registrare un disco da solo, suonando tutti gli strumenti e registrando tutte le voci non è una cosa da tutti. Replicare la stessa idea dopo 25 anni con “Play” è, secondo noi, la prova tangibile che Dave Grohl, nonostante il successo planetario, è rimasto lo stesso ragazzo chiuso in un seminterrato a registrare la propria musica in solitaria.

Le critiche, come al solito, lasciano il tempo che trovano. Quello che resta alla fine di tutto questo è un Musicista (con la M maiuscola) che ha militato in una band leggendaria, due volte. Pochi degli haters che si sono scatenati contro di lui possono vantare risultati del genere, anzi probabilmente nessuno di loro potrà mai.