AGNESE VALLE e le sue RISTRUTTURAZIONI tra suoni elettronici e parole ricche di significato
Agnese Valle in uno scatto promozionale.
Agnese Valle in uno scatto promozionale.

AGNESE VALLE e le sue RISTRUTTURAZIONI tra suoni elettronici e parole ricche di significato

agnese valle ristrutturazioni

Agnese Valle è tornata con un nuovo progetto. Il terzo della sua carriera intitolato “Ristrutturazioni” arriva a distanza di quattro anni dal precedente “Allenamento al buonumore”. “Ristrutturazioni” contiene 12 canzoni che raccontano e descrivono non solo stati d’animo ma anche eventi accaduti dei nostri giorni.

Gli attentati, la decadenza morale e di costume si mischiano alla bellezza della vita e alle sue opportunità attraverso suoni e parole significative. Agnese Valle si apre e scopre i suoi pensieri più intimi senza paura.

Agnese Valle, in “Ristrutturazioni”, ha costruito una tessitura armonica grazie a suoni elettronici. Non dev’essere stato semplice per una cantautrice tirar fuori concetti pregnanti e renderli musicalmente adattabili alle idee iniziali ma ci è riuscita con un risultato più che ottimale.

L’album di Agnese Valle invita all’accettare le ristrutturazioni dentro e fuori di noi

Va notato lo sforzo di Agnese Valle nei confronti del peso della parola in canzoni come “Al banchetto dei potenti” oppure in “La terra sbatte”. Proprio quest’ultima canzone è stata valorizzata con il Premio della critica Amnesty International emergenti di Voci per la libertà.

“Ristrutturazioni” è un album ma è anche una mostra visiva realizzata grazie a Giorgia Tino, con la quale l’artista romana ha concatenato una serie di fotografie in grado di rappresentare al massimo ciò che raccontano le canzoni. Il cambiamento è il motore dell’album e del racconto fotografico. Ristrutturare è ciò che ognuno compie nella propria vita per andare avanti e l’album di Agnese Valle invita all’accettare le ristrutturazioni dentro e fuori di noi.

L’essere una cantautrice non impedisce ad Agnese Valle di collaborare con altri artisti alla realizzazioni dei loro brani. Infatti, il suo clarinetto è stato scelto da molti tra cui il Principe della canzone italiana, Francesco De Gregori, nell’album “Il fischio del vapore” ed Edoardo Leo nel film “Buongiorno Papà”.