«Ho il cuore a mille pezzi, ma sono rinato come diamanti grezzi e scusa mamma ma la musica è la sola cosa che mi salva». Sono queste le prime parole del brano “Moonlight” che dà il titolo all’album di Andrea Cavarretta. Producer e beatmaker il giovane calabrese si racconta in un disco che segue il flusso incessante del proprio ego. Una confusa rincorsa alla ricerca di un “io” difficile da definire, distante tanto, o forse più, della luna, delle stelle. Alla ricerca, dunque, del proprio lato oscuro, dimora sicura e lontana dove ritrovarsi e cullarsi quando, su questa terra, tutto è perduto.
“Moonlight” è ciò che tutti possono vedere e tutti possono sentire, ma Andrea Cavarretta sembra cercare altro, guardare oltre. In quest’album immagini ordinarie si fondono e confondo con il sentire, o meglio, l’ascolto del proprio cuore che batte sempre più forte, al ritmo di un amore dolce-amaro che corre senza sosta fino alla fine del viaggio. Il giovane calabrese, salito sul treno chiamato vita, coglie ed impressiona quelle abissali emozioni, in un album dall’atmosfera oscura e dal ritmo incalzante. Beat sempre più forti lasciano il posto a momenti di dolce armonia.
In “Moonlight” Andrea Cavarretta sprigiona beat sempre più forti che lasciano il posto a momenti di dolce armonia
Senza porsi freni ne vincoli di genere, Andrea Cavarretta oltre ad aver prodotto tutte le basi di “Moonlight”, affiancato dai talentuosi cantanti Antonio Giordano e Anastasia Marino, ha scritto i testi dei brani “Ancora”, “Tell me” e della title track. Con la luna piena e lo stomaco vuoto, il produce e beatmaker calabrese cerca il sole in una città che non è la sua. «Come se volessi vivere fuori dal tempo, fermarmi e vivere ogni momento. Vivere un’altra vita, parto per un’altra città», come canta la canzone “Un’altra città (Fuorisede)”. Tempo e spazio, catene e libertà, sono questi i temi affrontati dal giovane in un album in grado di fondere i lati opposti della luna.
La musica come medicina e la sua diffusione come sogno di chi, dietro la passione, ci mette tutto sé stesso. Un fuoco sacro unisce musica e amore ed Andrea Cavarretta lo restituisce in un album dalle numerose sfumature, avvolte tutte da quel velo, dal chiaro di luna che fa vedere l’apparenza e ne cela l’essenza. «L’amore a volte ci trascina a riva senza far rumore, ricordi sbiaditi e sogni spezzati», eppure è proprio questo che muove tutto, dal sole alle stelle. “Moonlight” è un album sentimentale e a tratti alienante, tanto da trascinare l’ascoltatore in mezzo alla pista; senza pensieri ci si lascia prendere dal beat del momento e si inizia a ballare.