Il symphonic metal degli italiani Astralium prende corpo e vita nell’album d’esordio “Land Of Eternal Dreams”, un inno alle leggende del passato attraverso storie fantastiche. Un viaggio nel tempo e nella fantasia, con cori di livello e contaminazioni prog, in dodici tracce di buonissimo spessore, e arrangiamenti sfarzosi ed eleganti. Il disco ha come opening la traccia “Remembrance”, una strumentale epica con cori possenti, imperiali, che colpiscono e danno l’idea di cosa stiamo per ascoltare. Difatti, a seguire, ecco “The Journey”, primo singolo estratto e prima bordata di suoni, con la voce melodica di Roberta Pappalardo assolutamente sugli scudi. In questo brano troviamo la prima di una serie di collaborazioni, ovvero la voce di Adam Cook come narratore ad introdurre l’ultimo affondo della traccia. Il metalcore di “Rising Waves From The Ocean” accoglie la voce di Roberta Pappalardo e i vocals di Tommy Johansson (Sabaton, Majestica), in una fusione nucleare.
Gli Astralium piazzano colpi su colpi senza lasciar scampo, tra lirica e growl
Una delle tracce più interessanti dell’album è sicuramente “My Life Is My Eternity”, con il poderoso assolo di chitarra di Stefano “Ghigas” Calvagno dei Metatrone. Contraddistinto sempre da epici cori, la batteria esplode in tutto il suo fragore, seguendo il ritmo di basso e chitarra, accompagnando il brano a chiusura. Per chi avesse bisogno di respirare un po’, dopo un inizio impegnativo, non posso certo consigliare “Whisper In The Silence”, che parte subito a martello. Nel brano molto apprezzabili sono i cori growl di Jo Lombardo degli Ancestral e i guitar solo di Andrea Martongelli (Arthemis), trainando egregiamente questa traccia. Proseguendo nell’ascolto ci rendiamo conto che questo “Land Of Eternal Dreams” degli Astralium non finisce mai di stupire, piazzando colpi su colpi senza lasciar scampo. Concedendo qualche pausa qua e là, ecco che arriva “Hope Is Gone”, come a farci riprendere fiato, cullati da una melodia meravigliosa, e liriche coinvolgenti.
L’abbiamo ascoltato in anteprima, e questo Land Of Eternal Dreams ci piace molto
Finiamo di recuperare le forze approfittando della bella ballad “Breath Of My Soul”, sognando per cinque minuti coccolati da note avvolgenti, profonde, dal sapore agrodolce. Rifocillati e pronti gli Astralium ci rimettono subito in riga con “A Dream’s Elegy”, che cresce d’intensità, fino a culminare in potenti affondi di batteria. Come nella conclusiva “Hidden Conspiracy”, anche in questo brano apprezziamo i growls di Davide Bruno dei Metatrone, che aggiungono pathos a “Land Of Eternal Dreams”. In uscita il 23 agosto per Rockshots Records in tutto il mondo e per Spiritual Beast in Giappone, questo primo disco degli Astralium ci piace. Quindi continuiamo piacevolmente l’ascolto, spalancando le porta a “Seven Seas, Seven Winds”, col solito bombardamento di batteria, growls e riff incessanti di chitarra e basso. La strumentale “Ethereal Voices From The Forest” mette in risalto la straripante voce da soprano di Roberta Pappalardo, che ci rapisce per tre minuti eterei.
Roberta Pappalardo, oltre le doti canore, mostra un eccelso gusto poetico e armoniosa creatività
La penna delle liriche degli Astralium è sempre quella della singer, che oltre alle meravigliose doti canore, mostra un eccelso gusto poetico e armoniosa creatività. I lyrical vocals di Agatino Reitano, in “The World Of Unknown”, possono ulteriormente sottolineare la cura e la professionalità racchiuse in “Land Of Eternal Dreams”. Arriviamo così alla conclusiva “Hidden Conspiracy”, che mette il sigillo di cera lacca su una missiva da inviare alle nuove band che vorrebbero farsi spazio. Il messaggio che troverebbero scritto, rompendo il sigillo, sarebbe: «…metteteci il cuore, il talento e le palle, e non abbiate paura di incendiare le anime».