Energia, caos, paura e insicurezza: sensazioni forti che fanno centro nel profondo della coscienza. Questo è “Bersagli”, il nuovo album dell’alternative rock band romana La Scala Shepard. Ciò che veramente sorprende di questo disco è la forza di catturare l’ascoltatore e di porlo di fronte alle proprie debolezze, come se si potessero affrontare e distruggere: tagliare le corde del passato e far uscire il proprio mostro interiore. Ascoltato più volte, “Bersagli” è come un colpo allo stomaco, è viscerale. L’elettronica ipnotica ti avvolge in un vortice di sensazioni alienanti; l’atterraggio e la successiva presa di coscienza sono assolutamente efficaci, oltre che necessari.
Nelle undici canzoni che formano l’album, l’ascoltatore attraversa un percorso che va ad indagare i meandri della propria interiorità; il fine è quello di arrivare alla consapevolezza di ciò che siamo, o meglio, di ciò che potremmo essere. Di fronte ad una realtà fluida, al caos della vita e ai finti ed effimeri legami, «Non c’è più chi viene a tenerti la mano alla fine del mondo»; siamo così essenzialmente e profondamente soli, immobili davanti alle proprie paure e insicurezze. La Scala Shepard, nata nel 2015 tra le strade di Trastevere, sono quattro giovani musicisti di talento e con tanto da dire. Il loro album è un momento di riflessione, è un guardarsi dentro, nella propria interiorità.
“Bersagli” è uno scivolare sulla realtà opprimente, è fuoriuscire dalla gabbia e riconoscere che siamo noi al centro della nostra vita.
“Bersagli” è uno scivolare sulla realtà opprimente; è fuoriuscire dalla gabbia e riconoscere che siamo noi al centro della nostra vita e che tutte le nostre energie e i nostri sogni, devono mirare a fare di noi un’opera d’arte. «È concentrare tutti i tuoi sforzi per renderti insostituibile e trasformare la tua esistenza in un capolavoro», come cantano in “Capolavoro”. Nessun legame durerà per sempre e saperlo accettare significa essere in grado di riuscire da soli, contare esclusivamente su sé stessi. Ma per poter fare questo bisogna conoscersi, planare sulla vita che ci circonda ed affrontare il viaggio con grinta e fermezza. Prima di tutto ciò, però, si dovrà perdere il controllo e confondersi, smarrirsi nella selva, chiudere gli occhi ed annullarsi.
In un’atmosfera di chitarre distorte e ritmi ossessivi, qualcosa si muoverà, vi farà riaprire gli occhi e noterete che in fondo la speranza esiste. Il sound de La Scala Shepard, caratterizzato dall’incontro fra la tradizione cantautoriale italiana ed il rock internazionale, arriva come una strana energia che fa danzare. Questo è il vero caos, la bellezza di perdersi e la forza di ritrovarsi per fare della propria vita un capolavoro. E se qualcosa andrà storto o se non andrà come vorremmo, La Scala Shepard sono pronti a ricordarci: «Questa vita è uno scherzo, è solo un giro di giostra pieno di luci colorate, puoi tremare, puoi metterti in mostra, ma resta solo un giro di giostra».