Beyoncé, attraverso la sua fondazione BeyGood, ha donato sei milioni di dollari a enti e associazioni che si occupano di problemi di salute mentale. In un momento come questo, tra isolamento e reclusione, la salute psichica delle persone viene spesso trascurata. In questa prospettiva le conseguenze sono gravissime per chi si trova a combattere contro questi problemi di salute.
Beyoncé a sostegno delle persone più deboli
Beyoncé, assieme a Jack Dorsey il fondatore di Twitter, ha deciso di aiutare queste persone ad affrontare la pandemia da coronavirus e, ovviamente, tutto quello che verrà dopo. Con tutta l’attenzione del personale sanitario sull’emergenza coronavirus, le malattie mentali vengono spesso trascurate.
Aiutare queste persone a vivere questi giorni drammatici è indispensabile affinché non si sentano abbandonate in prospettiva, anche, di un ritorno alla vita di tutti i giorni che per alcune fasce di popolazione potrebbe essere realmente difficile. Il finanziamento donato da Beyoncé parte da una partnership con L’UCLA ed è in collaborazione con la National Alliance in Mental Illness (NAMI) per offrire supporto locale a Houston, New York, New Orleans e Detroit.
Beyoncé a sostegno delle persone più deboli
Beyoncé con la sua donazione ha deciso di mettersi in prima linea per aiutare le persone meno fortunate a sopravvivere a questa emergenza. La cantante non è nuova a iniziative solidali e benefiche, come quella del 2014 quando donò circa sette milioni di dollari ai senzatetto di Houston. La cantante è tra le artiste più ricche del pianeta e il suo impegno a sostegno dei bisognosi è direttamente proporzionale alla sua fortuna e al suo successo.
Ancora una volta il mondo della musica, messo anch’esso a dura prova dalla pandemia, decide di scendere in campo a sostegno dei bisognosi. E sceglie di aiutare quelle fasce più a rischio che, spesso, vengono dimenticate dalle istituzioni, soprattutto nelle emergenze come questa che stiamo vivendo. A Beyoncé va il ringraziamento di tutta la comunità, perché ha saputo fare la propria parte in un momento difficile, senza tirarsi indietro pensando ai meno fortunati che più di altro subiscono i colpi di questa crisi.