I Buena Madera presentano “Zero” il loro Ep d’esordio. Un sound particolare quello di questa band, che si snoda agilmente tra lo stoner e qualche idea dagli spunti più prog. Un bel mix di idee che rende più variegato un genere spesso poco articolato come lo stoner e allo stesso tempo riesce a rendere più diretto e di impatto il prog.
Primo punto a favore dei i Buena Madera è questo muro sonoro che la band ha costruito in maniera impeccabile. Un suono davvero imponente che, complice anche un grande mixaggio, riesce a schiacciare l’ascoltatore e ad avvolgerlo per tutti i 30 minuti di questo EP. Con un sound così monumentale la band riesce a sovrastare fisicamente l’ascoltatore che non può che godere di questo colosso da sotto le casse, con somma soddisfazione e possibili ripercussioni all’udito (ma è un rischio accettabile).
“Zero” dei Buena Madera è un disco che punta tutto sull’impatto
Chitarre affilate, bassi metallici e ritmiche furiose. È questo il succo di un disco davvero esplosivo che punta tutto sull’impatto e non somiglia a niente che avete ascoltato fino a questo momento. Come abbiamo detto all’inizio l’idea di mescolare lo stoner con questa attitude più prog si dimostra vincente perché riesce a dare a “Zero” un andamento variegato e sempre interessante. Questi 30 minuti di musica vi terranno incollati alle casse nella speranza che non finiscano mai.
Altro punto a favore è la scelta dei suoni. I Buena Madera hanno portato alla luce un grande sound cupo e affilato, con ritmiche ossessive e la scelta di queste voci che quasi restano sotto al livello della musica, riuscendo a comporre quasi una sorta di litania oscura e solenne. Altro grande merito di questa band sta nella costruzione di queste atmosfere cupe e taglienti. Il grande talento dei Buena Madera viene alla luce sia nella composizione che nell’esecuzione di questi brani che restano sempre molto variegati e portano alla luce grandissime idee, evidenti soprattutto negli intermezzi strumentali.
Se tutti avessero le idee e la tecnica dei Buena Madera, forse, non ci sarebbero più dischi brutti in circolazione
Se dovessimo necessariamente trovare un “difetto” a “Zero” forse sta proprio nel fatto che le voci non sono chiarissime. L’idea di base è buona, ma forse per una scelta stilistica non è semplicissimo separare la parte vocale dai distorsori. Ovviamente quello che abbiamo bonariamente chiamato difetto è in realtà uno dei punti di forza del disco perché se da un lato la voce non è chiarissima, dall’altro contribuisce allo spessore del tappeto sonoro, andando a dare ulteriore spessore al sound dei Buena Madera.
“Zero” è un grandissimo lavoro che non può che far ben sperare sul futuro di questa band.
In questi sei brani la band ha dato il meglio del suo meglio, confezionando un disco di ottima fattura e di grande ispirazione. Se tutti avessero le idee e la tecnica dei Buena Madera, forse, non ci sarebbero più dischi brutti in circolazione. L’ascolto è consigliatissimo, nella speranza di poterli vedere live al più presto e nella speranza di poter ascoltare il prima possibile nuova musica.