Sul canale ufficiale Youtube di Rock In Roma ha appena pubblicato un nuovo video. Il comunicato riporta “Nessun hater è stato maltrattato durante le riprese”. Cosa significa? Che l’organizzazione di Rock In Roma risponde così alle critiche mosse contro il palinsesto e contro la manifestazione, in maniera ironica e facendo delle offese ricevute la propria arma. Il video vede diverse persone imbracciare cartelli di accusa rivolti alla manifestazione, che da anni si propone di portare la musica nella capitale, in un ambiente multiculturale tra le location dell’Ippodromo delle Capannelle e l’Auditorium Parco della Musica. Quest’anno si aggiunge come location anche il teatro di Ostia Antica.
Tra le accuse selezionate per fare sfondo alla nuova pubblicità del festival ci sono delle belle perle. Da “Co tutti i problemi de Roma ce mancavate solo voi” a “Annate a coltiva pannocchie su Marte” passando per un classico “Che il dio del rock vi fulmini“, o una delle nostre preferite “Dai zì, ma che davero“. Insomma, le critiche non sono state poche e quello che rischiava di trasformarsi davvero in un “Pop in Roma” ha risposto così: «Music you know, true music not just rock’n roll, chooses you».
La musica, cioè la vera musica, non solo il Rock’n Roll, ti sceglie
Praticamente le parole di Lester Bangs contro quelle di tutti gli hater che stanno criticando e boicottando il festival. Da colonna sonora al video c’è il pezzo di Salmo “90MIN”. Altra fortissima provocazione verso tutti i puristi del rock. In conclusione, l’organizzazione del Rock In Roma non ha paura ed è fiera del palinsesto che ha messo in piedi. Eppure di rock ne abbiamo e non poco. Dai The Zen Circus ai Thirty Seconds to Mars, Skunk Anansie, Marlene Kuntz, Subsonica e Ministri. Certo, anche l’indie sarà presente nelle vesti di The Giornalisti e Calcutta, per citare i due nomi più popolari. Ma in fondo, forse, non è vero che il rock infondo lo si trova esattamente dove lo si vuole trovare?