I Maiali presentano “Cvlto”, il loro primo disco in studio. Siamo davanti a un progetto interessante che mescola alternative rock, noise e quella certa attitude anni ’90 per costruire un sound ruvido e tagliente. Sin dalle prime note ci troviamo davanti a un tappeto sonoro imponente e metallico: “Cvlto” è un disco massiccio e affilato che riesce a catturare l’attenzione dal primo ascolto.
Una cosa che si nota subito è la perizia di questa band nel creare un sound “labirintico” e opprimente. I brani sono ossessivi e si snodano attorno a ciclicità sonore che riescono a intrappolare l’ascoltatore tra le spire di brani incredibili. Altro fattore di nota è la cura dei suoni: I Maiali riescono ad essere sporchi e “marci”, nella maniera più chiara possibile. Il suono è abrasivo e arrabbiato, ma non perde mai di definizione. Resta sempre suono e non è mai solo rumore buttato là per fare tappeto sonoro.
I Maiali, “Cvlto”: il ritorno dei gloriosi anni ’90
Chitarre laceranti, bassi metallici, ritmiche ossessive e voci lancinanti e rabbiose. È questo il succo di un disco che sembra uscito da un altro tempo e da un’altra città. I Maiali sono fuori tempo massimo e va bene così, perché si affacciano prepotentemente su sonorità che potremmo definire passate ma che, in realtà, hanno ancora un grande seguito. Partendo proprio dal sound dei gloriosi anni ’90, la band ha saputo innovare e rinnovare una “mentalità” sonora per dare alla vita un disco davvero notevole: arrabbiato, diretto e potente. Roba che trent’anni fa avrebbe fatto scoppiare la testa a più di qualche addetto ai lavori.
Ascoltando i dieci brani che compongono il disco fa venire in mente una “litania” solenne, fatta di rabbia e paura. “Cvlto” è la rappresentazione sonora dell’inferno che I Maiali si portano dentro, trasmettendolo all’ascoltatore, che si ritrova circondato da evocazioni sonore. Siamo davanti a circa 30 minuti di musica e l’unica pecca di questo lavoro è il fatto che finisca troppo presto. “Cvlto” è un disco che fomenta e che fa sperare in una “resurrezione” di quel bel panorama veramente underground che in Italia era solido e affascinante.
“Cvlto”, I Maiali e la seconda venuta dell’underground
Per chi fosse alla ricerca di un disco potente e rabbioso, questa è la band che fa per voi. In questi dieci brani viene a galla quella rabbia e quel disagio che segnò una generazione. Un senso di appartenenza che purtroppo sembra mancare nel panorama musicale attuale. I Maiali sono una band rara, una di quelle realtà musicali che vanno tenute necessariamente sott’occhio perché in grado di regalare grandissime soddisfazioni.
“Cvlto” è il disco che molti appassionati del genere stavano aspettando con impazienza, sperando a denti stretti in una seconda venuta del vero underground a contrastare certa musica spacciata per tale, ma decisamente fuori contesto. L’unico suggerimento valido in questo momento è: correte ad ascoltare questo disco, perché ne vale la pena.