Dopo “Four-Leaved Shamrock” e “Segale Cornuta”, ecco il terzo album del cantautore calabrese Darman. Dal titolo “Necessità Interiore”, comprende dieci brani tra rock e arte. L’ex Acid Noise ci propone brani che principalmente parlano d’amore viscerale, passionale. Condito da riferimenti al mondo dell’arte, e a quella luce che l’amore irradia. Pensieri intimi, guidati dall’intuizione e trasportati in musica. Tanto da donare alle canzoni di Darman un’indole pittorica, espressa, cioè, miscelando i sentimenti ai colori dell’arte. Questo lo si capisce ascoltando le varie tracce di “Necessità Interiore”. L’artista ci trasporta nelle fitte trame della passione vera. E della bellezza. Il disco si apre con la rockeggiante “Pubblicità Riflesso” (primo brano estratto dall’album e del quale è stato girato anche il video, disponibile su Youtube). Questa canzone di Darman è un grido di ribellione verso l’avanzare dell’adorazione del superfluo, e del negativo dilagare dei falsi miti, tralasciando i bisogni primari.
Darman, in “Necessità Interiore”, miscela i sentimenti ai colori dell’arte, della passione e della bellezza
In “Viaggio Miraggio” Darman mette in risalto, con un bel ritmo sostenuto, il difetto di tendere a nascondere, nel rapporto di coppia, qualche piccola debolezza. Un difetto che però in questo brano è combattuto. Si vuol far intendere che la sincerità va coltivata. A scapito della paura inconscia di sbagliare. Una pittrice e un musicista si incontrano in “Splash”. Erompono in un gioco di seduzione raccontato su base melodic rock, con protagoniste batteria e chitarra. Stesso tema per “Dora E Picasso” ed il reciproco gioco di sguardi e ammiccamenti nell’atto della realizzazione dell’opera “Ritratto Di Dora Maar” proprio di Picasso. In questo brano il ritmo è meno sostenuto, in sostanza. Anche se a tratti impenna deciso. Sempre indirizzato dalla voce di Darman che non delude. La cupa melodia di “Mayday” è confacente a spronare gli artisti, in genere, a non barattare la propria arte naturale con le esigenze delle mode.
Questo “Necessità Interiore” è un lavoro finemente scritto, arrangiato e prodotto dallo stesso Darman
Come per il Dio indù Shiva e la sua consorte Uma, anche in “Ardhanarishvara” l’attenzione punta sull’unione di sfera maschile e femminile. In un’unica entità. La sintesi delle energie di tutto l’universo. E l’idea che le entità uomo e donna siano imprescindibili per l’equilibrio del Creato, espresso in chiave rock. La riscoperta di sé stessi (“Silenzi Dimenticati”), il ricordo di attimi di vita vissuta, intimamente, tra persone care (“Tangibile”), disegnano momenti e destano sensazioni sopite. “Quotidianità Distorta” punta il dito verso le difficoltà create alle donne. Non agevolandole riguardo la conciliazione della sfera lavorativa e familiare, dell’essere madre e lavoratrice. A chiusura di “Necessità Interiore” di Darman troviamo “Deformazioni Assiali”. Questa un po’ chiosa sull’intero lavoro. Delinea quanto è facile distorcere la realtà delle cose. Nei dieci brani di “Necessità Interiore” di Darman, finemente scritti, prodotti e arrangiati dal cantautore calabrese, lui è voce, cori, chitarre, tastiere, sintetizzatori, e campioni.