64 barre su una donna immaginaria, che attrae e rifiuta. Questo il focus dell’ultimo brano di Bruna e Picciotto, artisti siciliani, che insieme hanno dato vita a “Diafana” (e precedentemente ad altri 2 brani). Lei in quel periodo era particolarmente arrabbiata ma Picciotto la scelse per scrivere la strofa poiché ne ammirava moltissimo il timbro; per Bruna, l’unico modo che aveva di riuscirci, ci dice, era scriverla di getto. La prima parte del testo ha preso forma nella mente di Picciotto, proprio una sera che hanno suonato insieme, ispirato quindi anche dalla futura cantante del brano.
Gli artisti
Bruna è in un percorso artistico in continua evoluzione e i suoi riferimenti musicali li ha nel cantautorato italiano (Battisti, Battiato) ma anche nell’Indie Rock inglese (es. Damien Rice). Picciotto, Christian Paterniti, invece, è già al settimo disco. I suoi riferimenti vanno dai Nirvana a Caparezza, ma ascolta anche l’Indie e il cantautorato italiano e ha sempre mantenuto nei suoi testi connotati a sfondo sociale.
Il brano
Il video è stato prodotto dal fratello di Bruna, Giorgio Angelico, con un susseguirsi di immagini potenti ed evocative, in uno scenario di natura scura e mani nere che tingono i corpi. La traccia è stata elaborata dal fonico di Coez e degli Psicologi, David Matteucci, con un risultato veramente di alto livello. Entrambi gli artisti hanno la stessa Label “ Lo stato dell’arte”, etichetta anche a sfondo sociale, che porta la musica in situazioni di quartiere a rischio a Palermo, usando i suoi artisti per far conoscere la scrittura creativa come mezzo di contrasto alla dispersione scolastica.
I più sinceri complimenti ed auguri a questi artisti e alla loro etichetta, ci vorrebbe più gente così nel mondo.
Giulia Marceca