DIVERSO è il primo EP dei SOULFTAARA ed ha già un chiaro stile
Un immagine della band napoletana Soulftaara
Un immagine della band napoletana Soulftaara

DIVERSO è il primo EP dei SOULFTAARA ed ha già un chiaro stile

Napoli terra di sperimentazioni, contaminazioni e cazzimma. È proprio il palco napoletano ad ospitare i SoulFtaara. Pietro Scalera, Letizia Vitigliano, Cristiano Caiazzo, Lorenzo Catocci e Lorenzo Lollo sono i musicisti del conservatorio di “San Pietro a Majella” che hanno deciso di iniziare questo interessante progetto musicale.

Formatesi nel 2018, il gruppo ha scelto il 2020, precisamente il 23 gennaio, per presentare il loro EP dal titolo esplicito “Diverso”. Fare musica e farlo differenziandosi: questo il motto dei SoulFtaara che tra mix di generi musicali e forte legame al territorio napoletano hanno trovato il loro linguaggio.

I quattro pezzi dell’EP “Diverso” sono “Banalità”, “Complicazione”, “Fermati” e “Nessuno”. Le canzoni sono perfettamente incastrate tra loro sia dal punto di vista di sound elettronico-jazz-soul e sia dal punto di vista testuale. Si racconta una realtà strumentale che viaggia ben oltre il confine italiano, ma allo stesso tempo le parole scelte rimandano a problematiche attuali, distintive del nostro paese.

“Diverso” è un EP che riflette il gusto e le influenze musicali dei SoulFtaara

“Nessuno” è sicuramente il pezzo più politico. Dal sound piacevole emerge la bellissima voce di Letizia Vitigliano: “C’è nessuno qui?” suona come un rimprovero verso l’incapacità di sentirsi inclusi in una società dove solo la perfezione è concessa. La solitudine è invece compagna degli ultimi: da inizio a fine testo si respira il bisogno di essere ascoltati in ritornelli come “Soli in mezzo al mare” “Siamo soli in questo casino” . Le parole pesanti, perché riferite a tematiche attuali come immigrazione, omosessualità, sono alleggerite dalle sonorità lounge e dolcemente ritmate.

La forza dei SoulFtaara sta nel cucire lingua italiana a sound d’oltreoceano. “Fermati” conferma questa abilità e si avvicina, però, a qualcosa di già esplorato. La canzone ricorda progetti musicali come l’album “Controvento” di Carolina Bubbico o il modo di cantare di Serena Brancale. “Fermati” è un invito a godere dell’attimo presente, ad esserci, a sentirsi in pieno controllo delle proprie decisioni, del proprio tempo.

“Complicazione” presenta, invece, una base più interessante che fonde suoni elettronici a tecniche di canto jazz. Si sente la voglia di imprimere un  proprio gusto e stile musicale. “Complicazione, datemi una soluzione, ho nella mia testa una rivoluzione” è il ritornello molto orecchiabile e che molto facilmente si memorizza.

La forza dei Soulftaara sta nel cucire lingua italiana a sound d’oltreoceano

Il pezzo più forte è sicuramente “Banalità” che potete già gustare su YouTube. L’interessante video dall’atmosfera patinata e fake come una serie TV americana anni ’80 vede protagonisti tutti i membri del gruppo: impegnati nel passare una giornata al mare i Soulftaara realizzano un prodotto divertente e creativo.”Banalità” è un’esortazione a vivere oltre e contro gli schemi, il pensiero comune.

Non è un caso se proprio questo ultimo pezzo menzionato è stato scelto come singolo d’apertura dell’EP “Diverso”. I SoulFtaara hanno voglia di sperimentare e andare oltre dei generi già molto esplorati in territorio italiano. Meno pop classico e più jazz e soul. Insomma sono un gruppo che sicuramente continuerà a ricercare, provare la chiave musicale più interessante e non solo. Il gusto per la creatività e l’impatto visivo è evidente nel video di “Banalità”, forse il primo di una lunga serie.