Ecco il video supersensuale di "Chimica" di Cesare Cremonini • MUSIC.IT

Ecco il video supersensuale di “Chimica” di Cesare Cremonini

E’ uscito il video ufficiale del nuovo singolo di Cesare Cremonini, ‘Chimica’. Si tratta del terzo estratto dall’ultimo album del cantautore bolognese, ”La ragazza del Futuro”, uscito il 25 febbraio.

Cesare Cremonini parla di “Chimica”

“Il video di Chimica è nato da un sogno – racconta l’artista – Il desiderio erotico, che nella canzone è una storia di ossessione e fantasia scritta come un diario segreto. Si trasforma qui in un limbo nero dal pavimento liquido, uno spazio onirico e dall’aspetto criminoso. La sensazione è quella di un appuntamento al buio, in cui restano accese solo le telecamere. La bravissima protagonista del video, l’attrice e modella Eleonora Utini, mi accompagna in questo viaggio in cui l’istinto e l’eros sono rappresentate dalle movenze eleganti di Bella, il lupo cecoslovacco. Il sesso e la musica sono due mondi che anche senza volerlo parlano lo stesso linguaggio. Il video di Chimica, grazie al lavoro e alle visioni del regista Paolo Gep Cucco, cerca di metterli insieme senza rinunciare alla sensualità dei corpi, del nudo e delle movenze che la musica, anche attraverso il ballo inteso come atto liberatorio, inevitabilmente ispira”.

Approfondisce il concetto il regista del videoclip Paolo Gep Cucco: ”Come rappresentare il mondo onirico e sensuale di Chimica all’interno di un videoclip? Creando un non-luogo che fosse nero come un pensiero ossessivo, liquido come il sogno, riflettente come un super-io. Un limbo totalmente nero con un pavimento di pochi centimetri d’acqua ha creato lo spazio dove ambientare le scene del video. Riprese con una camera Red messa su di un Jimmy, illuminato dalla fotografia di Luciano Limoli con un grande bank sospeso.

Come per osservare dentro la testa di Cesare i suoi pensieri, perdendoci in questo luogo senza confini definiti. Sospesi nelle apparizioni oniriche, con la macchina da presa che usa pochissimi movimenti per dare l’idea di grandi quadri riflessi nel nero”.