Riccardo Morandini, figlio adottivo di Bologna, con il suo “Eden” dimostra di essere la nuova promessa del cantautorato italiano. “Eden”, out il 23 febbraio 2021, è il suo nuovo eclettico EP capace di gettare l’ascoltatore tra i racemi delle angosce e delle speranze del nostro presente. Un’autoproduzione dal gusto rétro in cui l’analogico è protagonista e l’uso sapiente delle sonorità rivela il suo caleidoscopico percorso.
La prima traccia, “Gettato”, è un’intro dall’accento barocco che introduce fin da subito il tema dell’album: la condizione dell’umano come essere nel mondo. Immersi nella melodia ironica e malinconica di “La sindrome di Erasmo”, Riccardo Morandini descrive le tristi condizioni di fronte alle quali ci ritroviamo quotidianamente. Perseguitati dalla croce e dalla delizia della scelta, “Eden” ci pone in una tonalità emotiva che anela all’autenticità, a cui si può arrivare solo se ci si lascia chiamare dall’essere. È il superamento del singolo, è la realtà che emerge nell’angoscia, è un’occasione di superamento all’interno dell’essere umano.
In “Eden”, con sole quattro tracce Riccardo Morandini ci conduce in un giardino dall’aria sospesa e senza tempo
La terza traccia dell’album “Il mondo non finisce” è un’aspra critica alla società, al vivere frenetico e opprimente che non ammette dolori né sofferenze. Il sound è ricercato e sperimentale, una boccata d’aria fresca in netto contrasto con i testi maturi e profondissimi. L’ultima traccia, “Raccolto”, raggiunge il massimo punto di spannung dell’EP. Se chiudiamo gli occhi ci sembra di venir catapultati su una Jaguar E-Type del ’61 con occhiali cat-eye e capelli al vento. Un dolce amaro ricordo sintomo di una giovinezza ormai passata e di un futuro incerto che grida speranza.
Artista multiforme e poliedrico, vendange ma estremamente attuale, un moderno Battiato con un pizzico di Baustelle e una vena pop. La copertina di “Eden”, con un lettering goth e dei colori saturi richiama l’aria di vetro montaliana in cui si compie il miracolo. Un miracolo è anche questo EP: intenso, nuovo, profondo, di come non se ne vedono più da tempo. Riccardo Morandini con “Eden” ci ha ridestato dal sonno della banalità regalandoci un carico di novità e sincerità e ricordandoci che è ancora possibile fare dell’ottima musica davvero di qualità.