Cambia il mercato musicale, cambia il modo di fare e ascoltare musica e quindi FIMI cambio anche le regole per assegnare i premi. Sì, infatti con un comunicato stampa annuncia che la soglia attuale per la certificazione, è stata cambiata per le “mutate condizioni del mercato dei singoli”. E tutti i torti non li hanno.
Infatti il cambiamento viene da una statistica fatta sullo scarto delle certificazioni assegnate nel 2020 rispetto a quelle assegnate fino a settembre del 2021. Pensate che la differenza è di ben 373 certificazioni. Quindi Fimi decide di alzare l’asticella per far in modo che il premio resti effettivamente una classe di prestigio che non può essere assegnata a tutti.
In un mondo dove ormai il digitale la fa da padrona ed è molto più semplice fruire di musica, a costi decisamente più bassi di quelli di qualche anno fa, quindi si rende necessario raddoppiare le vendite per essere certificati disco d’oro e di platino. Da Gennaio 2022 infatti il disco d’oro verrà assegnato a 50mila copie vendute, rispetto le 35mila attuali, mentre per essere certificati disco di platino si dovranno raggiungere le 100mila copie contro le 50mila attuali.
Restano immutati invece i parametri per l’assegnazione delle certificazioni di album e compilation, che dalla stima effettuata non sembrano avere un eccesso di scarto al momento, e quindi continuano a seguire i parametri attuali: 25mila copie per il disco d’oro e 50mila per il disco di platino.