Gaetano Nicosia presenta “Senza Storia” il suo disco d’esordio in uscita oggi 25 febbraio. A un primo impatto siamo davanti a un sound rock piuttosto classico, che riporta alla luce tutti i temi (sonori) portanti del genere. L’idea di base di un concept-album è buona, ma è sempre un terreno molto rischioso che necessita di una cura infinita e tanto materiale da lavorare.
“Senza Storia” è un disco a tratti troppo schematico. Carina l’idea del concept, ma siamo davanti a troppi cliché sonori e poca voglia di distinguersi dalla massa. L’idea alla base di tutto sembra essere quella del punk-rock. È vero che è un territorio decisamente “abusato” ma Gaetano Nicosia sembra prendere troppo alla lettera i maestri del genere risultando, a tratti, molto più di un tributo.
Non è facile risultare interessanti al giorno d’oggi. Provarci poi con un stile decisamente sdoganato è ancora più difficile perché si rischia veramente di passare in sordina. Sicuramente c’è del materiale interessante nell’opera prima di Gaetano Nicosia: qualche solo di chitarra ben congegnato e qualche parte strumentale interessante. Il resto sembra a tratti troppo schematico e con poco carisma.
“Senza Storia” di Gaetano Nicosia esce il 25 febbraio 2020
Altra pecca di questo disco è il sound che sembra un po’ scarno sia in cuffia che dalle casse. Forse è una cosa voluta ma nel mixaggio sembrano molto penalizzati i bassi e, a lungo andare, il sound risulta piuttosto piatto e poco corposo.
Oltre ai suoni bassi la voce è l’altra componente che risulta molto penalizzata. Per buona parte del disco suona senza corpo e, spesso, troppo acida. Sembra in più momenti che “Senza Storia” sia stato concepito integralmente da una singola persona e, solo in fase di registrazione, riadattato a una band. La cosa, generalmente, potrebbe anche funzionare ma si rischia, come in questo caso, di avere pezzi con poca espressione e poche particolarità sonore.
Purtroppo Gaetano Nicosia non riesce a fare la differenza in un panorama musicale già troppo denso di offerte discografiche. Come già detto c’è qualcosa di interessante, ma non sembra sufficiente a tenere alta l’attenzione dell’ascoltatore.