Giacomo EVA, benvenuto su Music.it! Ogni nostra intervista inizia con un aneddoto dell’artista: racconta ai lettori qualcosa di insolito legato alla tua carriera musicale!
Domanda insolita, già mi piacete voi di Music.it! Ricordo quella volta in cui anni fa suonai in un locale dove un tizio con delle patatine fumanti in mano continuava ad urlare proprio di fronte a me insieme ad i suoi amici, tanto che cantai una canzone sfruttando le sue grida come cori.
Giacomo Runco, in arte EVA. Come mai la scelta di questo cognome?
Eva si rifà a colei che mangiò la famosa mela, ci ha permesso di vivere non nell’Eden ma in un mondo pieno di imperfezioni e sono proprio quest’ultime, secondo me, a rendere la vita così bella.
Parliamo della tua formazione musicale: quali sono stati gli artisti o i gruppi musicali che hai sempre ascoltato e che hanno influito sulla tua musica?
Sono cresciuto con il cantautorato italiano: Lucio Battisti, Domenico Modugno, Lucio Dalla, Francesco De Gregori e tanti altri mostri sacri; inoltre ho ascoltato musica classica grazie a mia sorella che la suonava al piano e poi sono rimasto affascinato dall’elettronica. Non amo i generi, penso che la musica sia unica.
Al giorno d’oggi ci sono alcuni cantautori italiani che pensi valga la pena seguire?
Non sta a me dare sentenze su ciò che circola in giro, io amo la musica fatta con sincerità, quella musica in cui l’artista si rispecchia davvero, non mi piace il concetto di creatività tenuto a bada dalle logiche di mercato.
“Errore bellissimo” è il tuo nuovo singolo uscito il 14 settembre. Cosa significa per te questa canzone?
Significa l’inizio di una mia carriera artistica non solo come autore ma anche come cantante delle mie canzoni. Ho sempre scritto per altri artisti, ma credo sia arrivato il momento di interpretare in prima persona le mie parole. Finalmente mi sento maturo e capace di farlo appieno.
Dunque, “Errore bellissimo” è la prima canzone che, oltre ad avere scritto, hai anche interpretato. Che effetto ti ha fatto e che sensazioni hai avuto nel passare da autore ad interprete?
È stato un processo naturale e non forzato, ho maturato in me la consapevolezza di volerlo fare giorno dopo giorno. Sono felice sia successo.
In che modo prendono vita le tue canzoni? C’è un momento particolare della giornata che prediligi?
Sì, in un primo momento pensavo ci fossero dei particolari momenti della giornata per scrivere. Con il passare del tempo, invece, ho capito che il momento giusto non è qualcosa legato agli orari, al giorno o alla notte: il momento giusto ti bussa da dentro e ti dice «Ehi, forse hai qualcosa da dire».
Perché partecipare ai talent? Racconta ai lettori le tue esperienze.
Ho partecipato per curiosità senza neanche troppe aspettative ed invece buona la prima sia a X Factor che ad Amici. Queste esperienze hanno riempito il mio bagaglio di vita e sicuramente ne farò tesoro in quello che è e sarà il mio percorso in musica.
Cosa ti riserva il futuro? Ci sono live in arrivo?
Vorrei tanto avere una palla di cristallo per vedere cosa arriverà in futuro, sono un tipo molto curioso. Non so cosa mi aspetti ma al momento mi sto godendo questo splendido momento in cui “Errore bellissimo” è molto amata dalle persone e in cui continuo a lavorare al mio primo disco in studio. Live? Di sicuro arriveranno.
Giacomo EVA, la nostra intervista è terminata e io ti ringrazio per il tempo concesso. Quest’ultimo spazio è tutto per te, puoi riempirlo come preferisci! Ciao e a presto!
Già vi ho detto che mi piacete voi di Music.it, lo ribadisco e mando un forte abbraccio virtuale a voi e a tutti i vostri lettori.