A distanza di quattro anni dall’ultimo lavoro in studio, i ferraresi Strike danno alla luce un nuovo album, “Tutto Da Rifare”, per l’etichetta Alka Record. Attiva dal 1986, la band ci regala sempre nuove emozioni, con il loro riconoscibile sound misto tra jazz e funky, donando all’album la giusta atmosfera. Dieci tracce, anticipate dal primo singolo estratto, “Mantra Pop”, e che raccontano con disarmante lucidità le difficoltà del vivere ai tempi d’oggi, tra consapevoli inadeguatezze. L’album è stato presentato il 12 aprile al Circolo Renfe di Ferrara, in cui le atmosfere reggae dai connotati decisamente italiani l’hanno fatta da padrona. Forse non possiamo più inserirli tra i gruppi ska, come tempo addietro, ma il sound è sempre efficace e personale, una Babele di suoni miscelati. Possiamo ascoltare questo “Tutto Da Rifare” in macchina a tutto volume, metterlo su a qualche festa in spiaggia, o portarlo con noi nelle corsette estive.
Il sound degli Strike è efficace e personale, una Babele di suoni miscelati
Quello che riesce a fare questo album è farti respirare un mix di odori, assaporare innumerevoli fragranze e vedere il mondo acceso di mille colori. Non tutti gli artisti riescono a stupire dopo una lunga carriera, a volte gli anni cambiano le persone, le attitudini, i gusti e le passioni. Non è il caso degli Strike, che col tempo hanno acquisito quella dose necessaria di esperienza che li rende affidabili, riuscendo a rimanere sempre attuali. La title track, “Tutto Da Rifare”, apre la finestra per lasciar entrare i profumi trasportati dal vento in una giornata di sole, dopo una tempesta. Quella emotiva, sicuramente, che nei testi dell’album si evince con molta chiarezza, specialmente in “Mantra Pop”, quando ci si rende conto di una cosa importante. Di come si arriva ad un modello di vita che avremmo volentieri evitato, semplicemente per non arrivare a dire che è “Tutto Da Rifare” davvero.